
L’iniziativa, patrocinata dall’Unesco, è nata per promuovere la lettura e la pubblicazione dei libri, ma anche la protezione della proprietà intellettuale attraverso il diritto d’autore.
Orme editori, Milano 2008
Corriamo troppo spesso. Corriamo, corriamo e ci perdiamo il
sapore dei momenti. Ci perdiamo la bellezza del contorno, il gusto
delle piccole cose. Sfrecciamo sulle nostre inquinanti auto,
sfrecciamo a piedi nelle piazze, nelle strade.
Non vediamo, non sentiamo. Il fine è fare in fretta, fare
tutto, fare più cose possibili.
Come sappiamo essere opachi!
Bruno Contigiani in questo libro ci racconta la sua storia, che
almeno alle origini, è la storia di molti.
Da stressato manager di una multinazionale, si accorge di aver
perso dei sapori di momenti importanti, di essersi concentrato
eccessivamente sul lavoro, lasciando scolorire l’importanza di
momenti e di persone care.
Così ecco la svolta: fonda l’associazione “L’arte di
vivere con Lentezza” e organizza la prima giornata mondiale della
Lentezza. Una piccola provocazione, che vuole essere una presa di
coscienza nel tourbillon delle nostre metropoli.
Anche a Milano e a Roma abbiamo visto passanti frettolosi multati
e intrattenuti con discorsi sul tempo, sulla fretta, sulla
qualità della vita. Prossimamente la giornata della Lentezza
verrà organizzata a Tokio.
Ma perché non proviamo a prenderci i nostri tempi? A
regalarci delle pause, per imparare ad osservare quello che
c’è, ma che la fretta non ci fa vedere. Per regalarci un
momento di pace.
Proviamo a lasciare l’auto in garage e facciamo una passeggiata a
piedi. Profumi, suoni, colori che l’auto ci sottrae giungeranno a
noi. Riscopriremo strade e sentieri. Non solo fisici.
E soprattutto la lentezza ci porterà nuove emozioni e un
nuovo modo di sentire e di vivere.
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L’iniziativa, patrocinata dall’Unesco, è nata per promuovere la lettura e la pubblicazione dei libri, ma anche la protezione della proprietà intellettuale attraverso il diritto d’autore.
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