
Dormire sotto le stelle in un camping nei boschi o attraversare laghi e fiumi in canoa: idee sostenibili per trascorrere la bella stagione in Germania.
Tour alla scoperta di Ginevra, la città dove le pecore tagliano l’erba dei parchi e l’acqua del lago raffredda (e riscalda) la città in modo ecologico.
La definiscono la “metropoli più piccola del mondo”: Ginevra, nella parte occidentale della Svizzera, unisce il fascino cosmopolita a servizi a misura d’uomo. Capitale dell’omonimo cantone, celebre per l’industria orologiera e per la finanza internazionale, la città è nota per ospitare la sede europea dell’Onu e quella della Croce Rossa Internazionale, motivo per cui è soprannominata anche “città della pace”.
Raggiungibile in quattro ore di treno da Milano, Ginevra è adagiata nell’insenatura in cui il Rodano lascia il Lago Lemano con le Alpi e il massiccio del Giura che le fanno da sfondo. Un paesaggio naturale che ha ispirato un impegno della città nella sostenibilità. Se il cantone è il primo della Svizzera ad attuare localmente l’Agenda 21, Ginevra è un membro attivo del Global Destination Sustainability Index e, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile adottati dalle Nazioni Unite, nel 2020 ha approvato una nuova strategia per lo sviluppo del turismo urbano sostenibile per rispondere alle attuali sfide sociali, ambientali ed economiche.
Simbolo di Ginevra è il Jet d’eau, una fontana sul lago il cui getto crea una colonna d’acqua alta 140 metri. Da qui si può partire per un tour della città e del suo lato sostenibile scoprendo, per esempio, che proprio dal lago la città ricava l’80 per cento della sua acqua potabile. E che con il progetto GeniLac l’acqua del lago viene utilizzata per raffreddare e riscaldare gli edifici della città, dal palazzo dell’Onu all’aeroporto internazionale al Mandarin Oriental Hotel, solo per citarne alcuni, riducendo le emissioni complessive cittadine di CO2 dell’80 per cento.
La scoperta della centro abitato continua attraverso il verde: Ginevra è la quinta città al mondo per area verde pro capite che rappresenta in totale il 20 per cento del territorio. Se il Giardino botanico è stato convertiti nel 2015 alla coltivazione 100 per cento biologica, diventando il primo ente pubblico svizzero ad ottenere la certificazione Bio Suisse, passeggiando nel Parc La Grange si possono incontrare roseti, prati fioriti, alveari e persino un gruppo di pecore che è stato “assunto” dalla città per tagliare l’erba durante l’estate, un’iniziativa che fa parte del programma Urbanature il cui scopo è di riportare la natura in città.
Prolungamento del Parc La Grange è il Parc des Eaux-Vives dove si possono ammirare alberi importanti come pini e sequoie e dove la gestione ecologica del verde favorisce la biodiversità con siti di riproduzione di insetti e sfalci tardivi dell’erba ai bordi. Dal 2020 il parco comprende una spiaggia pubblica sul lago lunga 400 metri dove nuotare e rilassarsi a pochi minuti dal centro e dove un canneto tra la spiaggia e la battigia favorisce la nidificazione degli uccelli.
Esplorato anche il centro storico con la Cattedrale di St-Pierre, l’antica Place du Bourg-de-Four e la Grand-Rue, dove nacque Jean-Jacques Rousseau, a cena si va da Vroom, un nuovo ristorante che incoraggia l’inclusione di persone non udenti che formano il personale del locale. Spostandoci nella zona a destra del lago, il nuovo Refettorio fornisce invece pasti essenziali con filosofia a spreco zero alle persone isolate, senza casa e con insicurezza alimentare.
Con un po’ di tempo ancora a disposizione ci si può anche avventurare nei dintorni della città. Un tour in e-bike consente di muoversi in libertà tra i vigneti di Ginevra abbinando l’attività sportiva alla degustazione di vini. Una dolce vita che si può assaporare a Carouge che, costruita da Vittorio Amedeo III di Savoia nel XVIII secolo, mantiene il fascino di una città dell’Europa meridionale con i vicoli, le botteghe artigiane, i bar e i ristoranti. Degno di nota è che dal 2018 Carouge si è posta la sfida di diventare la prima città svizzera a rifiuti zero. A Veyrier, infine, si può salire al Mont Salève per completare la scoperta di Ginevra con una vista panoramica sulla piccola metropoli.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dormire sotto le stelle in un camping nei boschi o attraversare laghi e fiumi in canoa: idee sostenibili per trascorrere la bella stagione in Germania.
Pedalare aiuta a scoprire un territorio lentamente e a capirlo a fondo: attraversare la Germania in bicicletta è un’esperienza unica e totalmente sostenibile.
Valencia è una meta giovane e moderna, capace di rinnovarsi costantemente per essere la capitale europea perfetta per chi ha a cuore ambiente e buon vivere.
Perché un viaggio sia sostenibile, la mobilità è importante. Quella rispettosa dell’ambiente in Germania è sempre più efficiente e in voga. E rilassante.
Raggiungere le isole del nord in bicicletta, camminare sospesi da terra tra le foreste o ammirare le stelle tra la natura incontaminata. Tutto in Germania.
Friland è una mini casa nomade, ecologica e autosufficiente, situata in paesaggi da sogno, per sperimentare un concetto di viaggio più autentico.
Attraversare la città su un catamarano solare o visitare un aeroporto abbandonato. Dove? A Berlino, meta sorprendente per esperienze insolite e green.
Un viaggio intorno al Monte Bianco per scoprirne il patrimonio culturale, i sapori, e la biodiversità. A bordo di un’auto elettrica e condivisa.
Un tour in Friuli Venezia Giulia alla scoperta delle diverse anime di una regione per alcuni versi ancora misteriosa per gli stessi italiani.