Alcuni reparti dell’esercito iracheno sono riusciti a penetrare nella periferia est di Mosul. Altrove, però, le truppe sono ancora lontane dalla città.
Il califfato è stato proclamato davvero, tra Siria e Iraq
Un califfato per unire tutti i fedeli musulmani è stato instaurato tra Iraq e Siria. Si chiama Stato Islamico e il suo califfo è il terrorista più pericoloso al mondo.
L’avanzata dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) sembra non conoscere confini. Il 29 giugno un portavoce del gruppo ha annunciato l’instaurazione di un califfato grande quanto l’Ungheria rinominato Stato Islamico. Il califfato si estenderebbe dai territori finora conquistati in Siria e in Iraq, dalla Aleppo a Mosul.
Il suo califfo, che in arabo significa “successore” del profeta Maometto, è il leader Abu Bakr al Baghdadi. In un messaggio fatto circolare sul web e a lui attribuito ha esortato tutti i credenti a unirsi per infrangere i vecchi confini e conquistare nuovi territori per arrivare fino a Roma. Gli Stati Uniti hanno dichiarato al Baghdadi il terrorista più pericoloso al mondo tanto che la sua cattura vale 10 milioni di dollari.
Intanto cresce giorno dopo giorno il numero di rifugiati iracheni che cercano protezione all’interno della regione del Kurdistan. Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) sono più di 300mila le persone fuggite dalla seconda città più grande dell’Iraq, Mosul. Il totale sarebbe molto più alto, Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) superiore a 500mila. Nel solo campo profughi temporaneo di Khazair ci sarebbero 1.500 persone, ma il numero è in costante aumento e questo rende sempre più difficile soddisfare i bisogni delle famiglie, molto spesso con bambini, spaventate dalla scarsità di cibo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il mondo musulmano si unisce per contrastare il terrorismo, non solo l’Isis. Una coalizione di 34 paesi vuole porre fine alla violenza, anche ideologica.
I combattenti dell’Isis controllano numerosi giacimenti. Secondo alcune inchieste, parte del greggio passerebbe per la Turchia e raggiungerebbe l’Europa.
Negli ultimi mesi in India sono stati arrestati diversi leader di opposizione, l’ultimo è Arvind Kejriwal. E anche chi protesta finisce in manette.
A Chiang Mai si è tenuta una conferenza per dare maggior visibilità alla comunità trans e Lgbtq+ nei settori astronomico e spaziale. Ma intanto il governo boccia la proposta di legge sul riconoscimento e la tutela delle persone con identità di genere diverse.
Lo scorso 14 marzo, all’età di 75 anni, se n’è andato il grande primatologo, che con il suo sguardo curioso e peculiare ci ha insegnato a guardare le altre specie senza le lenti deformanti dell’antropocentrismo.
La Thailandia sta per diventare il primo Paese del sud-est asiatico a riconoscere i matrimoni per la comunità lgbtqia+. Ora tocca al Senato e al re.
L’attacco a Mosca di Isis-K ha riacceso i riflettori sullo Stato Islamico, che in Occidente si dava per sconfitto, ma in realtà è attivo in Africa e Asia
Bassirou Diomaye Faye è stato eletto presidente del Senegal al primo turno. Soltanto dieci giorni fa era rinchiuso nella prigione di Cap Manuel.