Pride

#SvegliaItalia, è ora di tutelare i diritti delle coppie omosessuali

Si è fatta tanta ironia e tanto battage in Italia su quanto accaduto durante la partita valevole per la coppa di Lega, Inter – Napoli, che si è giocata martedì. L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri ha dato del “frocio” e del “finocchio” al suo collega Roberto Mancini, allenatore dell’Inter. Dopo un’iniziale sorpresa per la reazione

Si è fatta tanta ironia e tanto battage in Italia su quanto accaduto durante la partita valevole per la coppa di Lega, Inter – Napoli, che si è giocata martedì. L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri ha dato del “frocio” e del “finocchio” al suo collega Roberto Mancini, allenatore dell’Inter. Dopo un’iniziale sorpresa per la reazione di Mancini che si è “addirittura” rifiutato di commentare la partita, il fatto è stato trattato “all’italiana”, con commenti ironici anche su Mancini, perché alla fine “si scherza”.

 

roberto mancini
Roberto Mancini, allenatore dell’Inter © Filippo Venezia/Ansa/Corbis

 

La realtà, però, è ben diversa e il merito di una reazione d’indignazione (un sentimento abusato in questi anni) come quella di Mancini è far capire cosa sia accettabile e cosa no in tema di diritti civili, specie in un contesto come quello calcistico che in Italia funge da esempio per milioni di giovani e meno giovani. La leggerezza con cui si è tornati a trattare le esternazioni omofobe di Sarri (alla fine si è preso due giornate di squalifica da scontare nelle partite valevoli per la Coppa Italia e 20mila euro di ammenda) è emblematica e fa capire molte cose.

 

Paesi in EuropaUnioni civiliMatrimoni
Austriano
Belgiocon limitazioni
Bulgarianono
Ciprono
Croaziano
Danimarcano
Estonianono
Finlandiano
Franciacon limitazioni
Germaniano
Greciano
Irlanda
Italianono
Lettonianono
Lituanianono
Lussemburgocon limitazioni
Maltano
Paesi Bassi
Polonianono
Portogallono
Regno Unitosì, ma non su tutto il territoriosì, tranne in Irlanda del Nord
Repubblica Cecano
Romanianono
Slovacchianono
Sloveniacon limitazionino
Spagnain alcune parti
Sveziano
Ungheriano

Fa capire, soprattutto a chi deve raccontare ciò che succede in Italia da un punto di vista internazionale, perché il nostro paese è rimasto tra gli unici in Europa a non avere alcuna legge sulle unioni civili o i matrimoni omosessuali. L’Italia non ha nessuna legge che tuteli i diritti lgbt. Persino la Grecia (vedi tabella), uno dei paesi europei più “ortodossi”, ha approvato una legge che sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, nonostante le difficoltà e le resistenze politiche e religiose. Fa capire che il tema è visto come un gioco, come qualcosa di poco importante, come un lusso che può essere concesso solo quando il resto è a posto. Eppure sono in molti a pensare che la famiglia e il concetto che rappresenta sia e rimanga il punto di partenza per una società che vuole progredire e crescere, anche economicamente.

Da poco è partita sul web la campagna #SvegliaItalia, è ora di essere civili per chiedere al parlamento di darsi una mossa e di portare il paese fuori dalla lista di quelli più arretrati dal punto di vista dei diritti umani, in Europa ma non solo. L’inizio della discussione in senato è prevista per il 26 gennaio, così sabato 23 gennaio molte associazioni per i diritti lgbt hanno deciso di mobilitarsi e di dar vita a iniziative in tutta Italia per chiedere alle persone che hanno a cuore i diritti civili di scendere in piazza e partecipare attivamente. L’ora di essere civili è arrivata.

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