L’amministrazione Usa ha sospeso le domande per l’immigrazione delle persone provenienti da 19 paesi. Nel frattempo vanno avanti le retate nelle città.
L’hotel Naasa Hablood, nella capitale della Somalia Mogadiscio, è stato attaccato dai miliziani del gruppo radicale islamista al-Shabaab.
Almeno undici persone sono state uccise sabato 25 giugno in un attacco terroristico a Mogadiscio, in Somalia. L’attentato è stato rivendicato dal gruppo islamista radicale al-Shabaab: nel mirino, stavolta, l’albergo Naasa Hablood della capitale africana. Un kamikaze si è fatto esplodere su un’auto, attorno alle 16:30 (ora locale), di fronte all’ingresso dell’hotel: subito dopo un commando di terroristi è penetrato nell’edificio, prendendo in ostaggio numerose persone tra clienti e personale della struttura.
Secondo quanto riferito da un fotografo dell’Afp presente sul posto, la zona è stata quasi immediatamente circondata. Successivamente è scattata un’operazione da parte delle forze di polizia somale, durata parecchie ore, al termine della quale i quattro uomini che componevano il gruppo di terroristi sono stati uccisi. Testimoni oculari hanno riferito che, nel frattempo, numerosi ospiti dell’hotel sono riusciti a scappare passando attraverso una porta secondaria situata sul retro dell’edificio.
“Le forze speciali hanno messo fine all’assedio, che è costato la vita a undici persone, tra i quali due medici”, ha dichiarato alla stampa il portavoce del ministro della Sicurezza, Andi Kamil Shukri. Secondo altre fonti, tuttavia, il bilancio sarebbe ben più pesante, con circa trentacinque vittime e numerosi feriti, tra i quali alcuni verserebbero in gravi condizioni.
Il gruppo al-Shabaab, affiliato ad al-Qaeda, è stato protagonista di numerosi attacchi terroristici negli ultimi mesi. Poco più di tre settimane fa, un attentato la cui dinamica ricalca perfettamente quella di ieri, aveva provocato la morte di undici persone in un altro albergo di Mogadiscio, l’Ambassador. In quell’occasione il conflitto a fuoco con le forze di sicurezza della Somalia durò più di dodici ore.
Nello scorso mese di novembre, inoltre, altre dodici persone erano state uccise in un attacco all’hotel Sahafi, frequentato da parlamentari, funzionari pubblici e uomini d’affari. A febbraio, poi, i miliziani di Shebab avevano preso di mira l’albergo Ysl, ancora una volta nella capitale somala.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’amministrazione Usa ha sospeso le domande per l’immigrazione delle persone provenienti da 19 paesi. Nel frattempo vanno avanti le retate nelle città.
Un rapporto indica che la capitale dell’Indonesia Giacarta accoglie ormai 42 milioni di persone: più di Dacca, seconda, e di Tokyo.
Due ristoranti di Mogadiscio, in Somalia, sono stati attaccati dapprima con un’autobomba, quindi assaltati da uomini armati nella serata del 14 giugno.
Dopo la prima bozza di piano profondamente sbilanciata a favore della Russia, ora c’è una nuova bozza di accordo che piace all’Ucraina.
La sentenza è arrivata sul caso di due cittadini polacchi sposati in Germania. La Polonia si era rifiutata di riconoscere il loro matrimonio.
Nella notte è uscita una nuova bozza che fa crollare le speranze. 30 paesi scrivono alla presidenza che è inaccettabile.
Il piano di pace per l’Ucraina ricorda molto quello per la Striscia di Gaza. Kiev dovrebbe cedere diversi suoi territori alla Russia e ridimensionare l’esercito.
La risoluzione dell’Onu su Gaza prevede l’invio di truppe internazionali e il disarmo di Hamas. Ma la strada è subito in salita.
Un rapporto della ong israeliana PHRI denuncia la strage di palestinesi nelle strutture detentive israeliane. I morti ufficiali sono 98 ma si contano centinaia di dispersi.

