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Conformazioni geologiche uniche, un sentiero che collega due laghi, cascate di cristallo che ricordano un piccolo Canada, giardini botanici a 1.500 metri di altezza e una foresta dove Stradivari cercava il legno per i suoi violini: ecco 5 luoghi in Trentino dove vivere la natura in modo unico.
Montagne, foreste, laghi: in Trentino la natura si declina negli elementi più diversi e riesce sempre a sorprenderci. Andiamo allora alla scoperta della Regione attraverso i suoi luoghi più singolari e unici da vivere al meglio con la bella stagione.
Raramente vi sarà capitato di vedere una cosa del genere. Nella Valle di Cembra, le piramidi di Segonzano sono uno spettacolo unico della natura: si tratta di depositi morenici di terra raggruppate a canna d’organo o a forma di creste o ancora di pinnacoli sovrastati da un masso di porfido che sembra un cappello. Queste conformazioni risalgono all’ultima glaciazione e sono un fenomeno geologico raro nel mondo. Le piramidi si visitano attraverso un percorso segnalato tra conifere e latifoglie, ideale per passeggiate e trekking.
Una strada scavata nella roccia nella seconda metà dell’800, dismessa dopo la costruzione della galleria e infine trasformata in itinerario ciclopedonale nel 2004: è il sentiero del Ponale che collega Riva del Garda alla Valle di Ledro, dieci chilometri che potete percorrere in tranquillità in tre ore di tempo durante il periodo primaverile (o autunnale). Si parte dal centro storico di Riva del Garda e si segue la costa: poco dopo ci si trova stretti tra pareti di roccia e piccole gallerie fino a giungere nella Valle di Ledro dove il percorso termina sul lago nei pressi del museo delle palafitte preistoriche.
Le cascate hanno sempre il loro fascino, e quelle della Val di Daone, ci sorprendono due volte. Andate ad ammirarle d’estate quando l’acqua scroscia impetuosa e con il suo rumore ci fa sobbalzare il cuore, ma non perdetevele nemmeno d’inverno quando si ghiacciano e diventano pareti di cristallo da scalare. Dagli anni Ottanta a oggi ne sono state scoperte 136, praticamente un piccolo Canada.
Uno dei più grandi e antichi giardini botanici delle Alpi si trova in Trentino (a 1.500 metri di altitudine) ed è quello di Viote di Monte Bondone, la montagna che si affaccia su Trento. La collezione di 2mila specie di piante di alta quota provenienti dalle montagne di tutto il mondo si scopre attraversando aiuole rocciose, laghi, torbiere, praterie fiorite e boschi che si snodano per dieci ettari. Nel giardino per tutta la bella stagione vengono organizzati eventi (come gli aperitivi selvatici) e laboratori (come quello per ottenere tinture vegetali).
Siamo nel parco naturale di Paneveggio-Pale di San Martino: entrando dallo storico accesso della Val Travignolo ci troviamo già nel cuore verde del parco, quello costituito dalla foresta di abeti rossi delimitata da montagne di roccia vulcanica. Si racconta che qui il grande musicista Stradivari si aggirasse alla ricerca degli alberi la cui risonanza del legno indicava che erano perfetti per costruire i suoi violini. L’intera storia la trovate descritta al centro visitatori che vi spiega anche quali sono i principali animali del bosco, l’urugallo e il cervo. Questi ultimi li potete anche vedere da vicino attraverso un percorso con punti di osservazioni guidati.
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