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Vivere con cani e gatti potrebbe essere un toccasana per tutti. Qui vi raccontiamo perché.
Se non avete animali domestici perché vi fanno paura i germi o vi infastidiscono polvere e pelucchi, forse questo articolo vi farà cambiare idea. Vivere con un cane o con un gatto, infatti, potrebbe davvero risultare un toccasana per tutta la famiglia. Ecco perché:
Le ricerche sono diverse. Una, pubblicata sul Journal of the American Medical Association del Medical College of Georgia, sostiene che vivere con due o piu’ cani e gatti dimezza i rischi di insorgenza delle allergie. Il merito sarebbe del contatto con alcune sostanze che si trovano nella bocca degli amici a quattro zampe e che avrebbero un effetto protettivo. Mentre per uno studio del 2012 della University of California di San Francisco, la presenza di cani in casa genererebbe polveri che proteggono i più piccoli dal Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), il virus stagionale cui sono dovute diverse affezioni delle vie aeree del bambino (tra cui l’asma infantile). Infine una ricerca di Kuopio, in Finlandia, condotta per 12 mesi su 400 bambini di età inferiore a un anno, ha dimostrato che i piccoli che vivono a contatto con animali domestici mostravano una riduzione di disturbi come tosse, respiro sibilante e rinite (-30 per cento) e problemi alle orecchie (-50 per cento).
Non solo a livello metaforico, ma anche letterale. Secondo dati risalenti a febbraio 2014 pubblicati dalla American Heart Association, chi possiede un cane o un gatto riduce i rischi di attacco di cuore, sia per il supporto emotivo dato dagli animali domestici, sia per l’attività fisica che costringono a fare. Secondo lo studio, per esempio, i possessori di cani sperimentano una riduzione della pressione sanguigna e hanno il 54 per cento in più di possibilità di mantenere una buona forma fisica rispetto agli altri pazienti.
I cani (se addestrati) hanno la capacità unica di individuare, attraverso l’olfatto, il cancro ai polmoni in fase iniziale. Lo afferma uno studio del 2011 pubblicato sull’European respiratory journal svolto su 220 volontari: i quattro zampe sono stati in grado di individuare la malattia nel 93 per cento dei casi, secondo rigidi protocolli di ricerca.
L’utilizzo degli animali domestici per la pet therapy è noto, come è noto che i cani possono essere addestrati per fornire aiuto a chi ha malattie gravi. Una ricerca pubblicata su Ethos – Journal of the society for psychological anthropology a marzo 2010 ha dimostrato, in particolare, come i cani aiutino i bambini affetti da autismo a comunicare e a interagire col mondo, migliorandone le capacità di socializzazione.
Secondo una ricerca del 2009 della Human society of the United States, gli anziani che possiedono un cane o un gatto sono meno depressi e soffrono meno di solitudine. Anzi: l’amico a quattro zampe può aiutarli a ritrovare una ragione per vivere, migliorandone sensibilmente l’umore e le condizioni psicofisiche.
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