
La mancanza di dati ufficiali è un problema per il controllo del mercato legale di animali, soprattutto per le catture di quelli selvatici.
70 anni e non sentirli. L’albatro Wisdom, l’uccello selvatico più anziano del mondo, ha dato alla luce un altro pulcino sull’atollo di Midway, nel Pacifico.
Il primo febbraio qualcosa di magico è avvenuto sull’atollo di Midway, nell’oceano Pacifico. Un uovo si è schiuso. Ma non uno qualunque, bensì quello di Wisdom, un albatro di Laysan dell’età di settant’anni.
Wisdom è l’uccello selvatico più vecchio del mondo. Ha vissuto più del biologo Chandler Robbins, che per primo la inanellò nel 1956. Ogni anno la femmina fa ritorno sull’isola, insieme a più di un milione dei suoi simili che vi si recano per nidificare, e gli studiosi ne approfittano per comprendere di volta in volta qualcosa in più su di lei e sulla sua specie.
Si stima che Wisdom sia la madre di più di trenta pulcini. L’ultimo nato è figlio di Akeakamai: la coppia si è formata nel 2010. Gli albatri sono generalmente monogami, ma se necessario possono cercare nuovi partner, come ha fatto Wisdom quando i suoi compagni precedenti sono morti.
Anche i pappagalli sono molto longevi, ma nessuno in natura è vissuto a lungo quanto Wisdom. Il fatto che lei abbia avuto un piccolo alla sua età non è poi così strano: solo i primati e le balene, infatti, non sono più fertili nella vecchiaia.
Si tratta comunque di una notizia che riempie di speranza, dal momento che gli albatri, come tante altre specie marine, sono minacciati da molti fattori, tra cui la pesca incontrollata, la plastica e i cambiamenti climatici. “I mutamenti nella temperatura dell’acqua, nelle correnti marine e nei venti costringono gli albatri a percorrere distanze più lunghe per procacciarsi il cibo, dato che le loro prede si spostano verso acque più fredde”, spiega Sean Dooley di Birdlife Australia.
Sull’atollo di Midway è stata istituita un’area protetta, ma questo non l’ha preservato dall’inquinamento che affligge ormai gli oceani di tutto il mondo. Eppure, Wisdom ce l’ha fatta comunque. Anziché limitarci a gioirne, dobbiamo vedere il suo miracolo come un invito a salvaguardare con più ardore le specie del nostro Pianeta. E far sì che la natura possa continuare a regalarci la sua magia.
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