
Il cocker spaniel è fra la razze canine più popolari e famose. Nato per la caccia, si è riciclato agevolmente come cane da compagnia metropolitano.
L’alano è un cane grande e maestoso la cui origine si perde nella notte dei secoli. Docile e affettuoso, è un ottimo compagno che si adatta, nonostante la mole, anche alla vita d’appartamento.
Le origini dell’alano si perdono nei secoli della storia umana. Si dice che la prima immagine conosciuta che ne richiama la morfologia sia quella rinvenuta su una tomba egizia del 3000 a.C.: si tratta certamente di un cane di grande mole dal mantello arlecchino, molto simile perciò all’odierno alano arlecchino. Altrettanto affascinante è il riconoscimento di un “simil-alano” in un passo di letteratura cinese del 1121 a.C. Non vi sono dubbi, comunque, sul fatto che i popoli medio-orientali allevassero e tenessero in grande considerazione cani molto grossi, robusti e possenti, con testa pesante e orecchie pendenti. Il re macedone Selenco ne possedeva magnifici esemplari e i suoi ambasciatori ne facevano dono ai re dei popoli alleati. Questi cani di origine indo-europea avrebbero contribuito alla nascita del “Canis familiaris decumanu”, progenitore dei mastini europei impiegati a quel tempo, e per molti secoli seguenti, nella caccia al cinghiale e nella lotta contro gli orsi e i tori.
La leggenda vuole però che sia stato il bellicoso popolo degli alani a diffondere i forti cani da presa durante le proprie campagne di conquista contribuendo all’affermazione del robusto animale che da loro prese il nome. Quando gli alani furono sottomessi dagli unni, i discendenti di questi popoli e dei loro cani giunsero in ogni regione dell’odierna Europa.
Nel Medioevo venivano allevati principalmente con due funzioni: la guerra e la caccia. I cani da guerra dovevano essere dotati di straordinario coraggio e ferocia per affrontare il nemico in battaglia, armati di corazze con punte affilate. I cani da caccia dovevano avere la forza di attaccare e uccidere orsi e cinghiali, dopo averli scovati e raggiunti. Dunque velocità e scatto erano doti che non potevano loro mancare e per ottenerle è evidentemente più adatta una struttura longilinea e abbastanza leggera. Non sono pochi gli studiosi ad ipotizzare che, per ottenere il cacciatore ideale, potente e veloce, forte e scattante, furono incrociati mastini e levrieri.
L’alano moderno ha la sua data di nascita nel 1891 quando, a Berlino, venne redatto il primo standard ufficiale della razza. Oggi l’alano si distingue da tutte le altre razze sia per morfologia sia per temperamento. Non è infatti confondibile con alcun mastino né altri cani di grande mole; le sue forme sono eleganti, armoniche e il suo carattere amichevole e dolcissimo.
L’alano adora vivere in casa e non ama la solitudine. È dolce, affettuoso e socievole, ama il suo compagno e la sua famiglia senza riserve e con una fedeltà assoluta. È un ottimo cane da guardia, coraggioso e deciso, ma mai aggressivo o intollerante. Ciò che più colpisce è lo straordinario equilibrio che lo distingue: è dotato di formidabile discernimento, così da sapersi correttamente comportare nelle diverse situazioni. Impara con incredibile rapidità, ma non è adatto ad essere addestrato: necessita di una ferrea educazione che il proprietario deve impartire giorno per giorno. Naturalmente l’alano sa usare la sua intelligenza anche a proprio vantaggio e non tarda a intuire i punti deboli del compagno umano per ottenere ciò che desidera.
“È un cane pigro che ama le comodità, non disdegna le passeggiate, ma senza stancarsi; detesta il freddo, la pioggia e generalmente non è attratto dall’acqua”, spiega la dottoressa Cinzia Cortelezzi, medico veterinario. “L’aggressività non è caratteristica della razza, né nei confronti degli altri animali, né dell’uomo, ma ovviamente anche l’alano è dotato dell’istinto territoriale e se non va d’accordo coi suoi simili sa diventare un avversario di tutto rispetto”.
L’alano è un perfetto cane da appartamento, a dispetto di quanto potrebbe far credere la mole, e non ha bisogno di grandi spazi per vivere. Dunque è adatto a chi ama avere un cane dipendente dal padrone, a chi conduce una vita abbastanza casalinga, a chi non si preoccupa di qualche pelo sul cappotto ed è disposto a tollerare con un sorriso i piccoli danni che tutti i cuccioli combinano e che, considerata la stazza, nel caso dell’alano possono essere abbastanza consistenti.
L’alano non è un cane rustico, certamente non è delicato, ma necessita di alcune attenzioni. Detesta il freddo, e il pelo corto lo rende poco adatto a sopportare i rigori dell’inverno. “È bene, quindi, che l’alano viva in ambienti confortevoli con particolare attenzione alla temperatura”, nota la dottoressa Cortelezzi. Durante la crescita non devono mancargli elementi nutritivi indispensabili per permettere lo sviluppo di un animale che raggiunge facilmente i 60-70 chilogrammi, e l’alimentazione deve essere seguita scrupolosamente.
In generale non è un cane predisposto a malattie particolari, fatta eccezione per le cardiopatie, caratteristiche di tutte le razze giganti. Un altro rischio è la torsione dello stomaco, evento sfortunatamente non eccezionale per l’alano. In ogni caso, sia durante la crescita che durante tutta la vita, l’appoggio di un veterinario esperto della razza è di grande aiuto. L’unico vero difetto dell’alano è la poca longevità, anch’essa problematica comune a tutte le razze di grande mole. Non c’è dubbio che, se il cucciolo cresce e vive in ambiente confortevole, e viene alimentato correttamente fin dai primi mesi di vita, potrà godere generalmente di migliore salute a tutto vantaggio della longevità.
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