
Il 22 aprile è la Giornata mondiale della Terra
Il 22 aprile è la Giornata della Terra, l’Italia aderirà con numerose iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica alla salvaguardia del nostro pianeta.
Il 22 aprile è la Giornata della Terra, l’Italia aderirà con numerose iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica alla salvaguardia del nostro pianeta.
Dal 2000 al 2010 invece che diminuire le emissioni di CO2 sono aumentate di un miliardo di tonnellate all’anno. Gli scienziati dell’Onu dicono che abbiamo 15 anni per invertire la tendenza.
Se le città europee copiassero Copenaghen si potrebbero salvare 10mila vite ogni anno e creare quasi 77mila posti di lavoro. Questo significa che se si iniziasse a usare la bicicletta quanto la usano gli abitanti della capitale della Danimarca, l’inquinamento crollerebbe riducendo drasticamente i pericoli per la salute. In più si potrebbero creare figure professionali
Gli esperti del clima delle Nazioni Unite hanno fissato la data per la fine del mondo. Ma l’uomo ha una via d’uscita, sempre che decida di percorrerla.
Il numero 13, per gli statunitensi, porta sfortuna. Ma per quanto riguarda Years of living dangerously, Anni vissuti pericolosamente, si dovrebbe piuttosto parlare di 13 fortunato, dato che proprio domenica 13 aprile debutterà sul canale Cbs Corp Showtime la prima puntata di questo documentario sui cambiamenti climatici in nove parti diretto da James Cameron.
La Convenzione dell’Unione africana per l’assistenza e la protezione dei rifugiati interni (Internally displaced people, Idp), nota anche come Convenzione di Kampala, dal nome della capitale dell’Uganda in cui il testo è stato adottato e aperto alle firme, è un accordo internazionale del 2009 negoziato e voluto dai 54 paesi che fanno parte dell’Unione africana.
Un quarto delle specie di bombi presenti in Europa è a rischio estinzione a causa della perdita di habitat e del cambiamento climatico. Se i bombi dovessero estinguersi potremmo dire addio all’impollinazione delle coltivazioni così come a un valore economico pari a miliardi di euro. Il richiamo arriva dall’Unione mondiale per la conservazione della
Come si intuiva già dalle anticipazioni la situazione prevista da più di 1.700 tra accademici, ricercatori ed esperti di tutto il mondo è sempre più drammatica. Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono già in atto in tutti i continenti e negli oceani: il mondo, in molti casi, è mal preparato contro i rischi del clima
[vimeo url=”http://vimeo.com/88829079″] I coralli e le spugne sono di una bellezza, ma anche di una delicatezza straordinarie. L’Ipcc ci ha più volte messo in guardia dalla possibilità che riscaldamento globale e acidificazione degli oceani possano farli sparire dalle barriere oceaniche insieme agli altri animali marini da cui dipendono. Daniel Stoupin ha realizzato Slow life,
Il cambiamento climatico è in atto, la natura resiste, ma il peggio deve ancora venire. È questo il quadro definito dal rapporto del secondo gruppo di lavoro dell’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) pubblicato lunedì 31 marzo alla fine dell’incontro tra scienziati e delegati che si è tenuto in Giappone. Lo scopo di questo testo