
Viviamo in un mondo caratterizzato da molte crisi: sanitaria, economica e climatica. Da qui, nasce l’idea di creare una Costituzione della Terra.
Alcune specie di corallo rischiano l’estinzione, per questo l’Agenzia americana per l’atmosfera e gli oceani le ha inserite nella lista delle specie protette.
I coralli sono creature davvero bizzarre, sembrano un incrocio tra un minerale e un vegetale, invece appartengono a tutti gli effetti al regno animale. Sono animali molto antichi che popolano mari e oceani del nostro pianeta da milioni di anni e si pensa che siano gli animali più longevi della Terra. Negli oceani forse il tempo sembra immutato dal periodo Precambriano (era a cui risalgono resti fossili di coralli), ma i cambiamenti avvenuti in superficie mettono a repentaglio anche chi vive sott’acqua.
I coralli sono in pericolo, minacciati dal riscaldamento globale e dall’acidificazione degli oceani. Secondo gli scienziati più del 97 per cento delle barriere coralline è sottoposto ad un grave stress termico che potrebbe provocarne la morte entro la metà di questo secolo. L’acidificazione degli oceani ne sta inoltre riducendo la crescita. L’allarme è stato lanciato dal Noaa, l’Agenzia americana per l’atmosfera e gli oceani, che ha segnalato la progressiva riduzione delle barriere coralline. Nei Caraibi la copertura è diminuita dal 50 per cento registrato nel 1970 a meno del 10 per cento attuale, mentre nell’area Indo-Pacifico è diminuita dal 50 al 20 per cento.
Per contrastare il declino del corallo venti specie sono state messe sotto protezione ed inserite nell’Endangered species act, la Legge sulle specie in via di estinzione. Grazie all’intervento del Noaa sono stati dichiarati protetti cinque tipi di corallo della Florida e dei Caraibi e 15 presenti nell’oceano Pacifico, dando vita alla più ampia campagna di protezione dei coralli mai adottata.
«Le barriere coralline sono fondamentali per la salute degli ecosistemi marini e forniscono l’habitat a circa un quarto delle specie conosciute – si legge in un comunicato del Noaa – se si riducono in modo consistente vengono meno anche i benefici che le barriere forniscono, tra cui la conservazione della biodiversità, la protezione dei litorali e il sostegno alla pesca, al turismo e alle economie locali. Proteggerle e conservarle, quindi, è essenziale».
A livello pratico l’inserimento nella lista delle specie in via di estinzione consentirà ai coralli di avere un habitat protetto, un piano di recupero e il divieto di azioni che ne comprometterebbero la sopravvivenza, come l’inquinamento delle acque, l’inquinamento atmosferico, il dragaggio, la pesca commerciale e la costruzione sulle coste.
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