Lo scorso anno quasi 14 milioni di persone hanno visitato l’arcipelago delle Canarie. Troppi per i 2 milioni di abitanti.
Amsterdam ferma la costruzione di nuovi hotel per contenere il turismo di massa
Il provvedimento di Amsterdam si aggiunge a quelli già adottati in altre città europee per porre un limite al numero di turisti in aumento.
Il provvedimento deciso dal consiglio della città olandese, Amsterdam, è chiarissimo: d’ora in poi sarà vietata la costruzione di nuovi alberghi in città. Saranno permessi solo quelli in sostituzione di altri che chiudono, ma verrà comunque data la precedenza alle strutture progettate fuori dal centro e con caratteristiche di sostenibilità ambientale ed energetica. L’intento è di istituire un limite di turisti l’anno — 20 milioni — che attualmente viene superato solo contando gli ospiti delle strutture alberghiere. Ma sappiamo bene che a queste cifre vanno aggiunte quelle delle persone che soggiornano in case private attraverso Airbnb o sulle crociere (fluviali e non).
Amsterdam contro l’overtourism, i provvedimenti
Quello dell’overtourism è un fenomeno che già da molti anni interessa le grandi città europee come Amsterdam che, specie dopo la pandemia, hanno visto incrementare esponenzialmente il numero di visitatori nel proprio territorio in qualsiasi stagione. Le amministrazioni pubbliche cercano di limitare i danni con varie iniziative. Nella città olandese per esempio, con l’avvento e il successo di Airbnb, si è deciso di limitare prima a 60 giorni, poi a 30 il numero di giorni possibili all’anno in cui si potrà affittare la propria casa a terzi. Ma evidentemente non è bastato.
Ora sotto esame sono gli alberghi: sembra infatti che in questo momento ne siamo in costruzione in città più di 20. Il provvedimento messo in atto recentemente intende proprio frenare questa tendenza. Da sempre Amsterdam ha un turismo variegato: culturale, sessuale e “stupefacente” per le ragioni che tutti conoscono e tutti vengono presi in esame per essere ripensati in modo da creare meno impatto sulla città. Si sta pensando a delocalizzare la zona rossa fuori dal centro cittadino e inoltre da maggio dello scorso anno chi è sorpreso fumare marijuana per strada può essere multato fio a 100 euro. L’uso dello stupefacente è però permesso nei luoghi al chiuso e all’esterno dei coffee shop, nelle loro proprietà.
Amsterdam, per la sua posizione geografica, può vantare anche un ingente flusso turistico proveniente dalle crociere (fluviali e marine) e per questo il Comune ha annunciato di voler ridurre il numero di grandi navi in arrivo nel suo porto non solo per limitare i visitatori ma anche per diminuire l’inquinamento provocato da questi mezzi.
Dal numero di provvedimenti e di mobilitazioni messe in atto, è facile capire che quello del turismo di massa sia un tema in cima alla lista delle priorità dell’amministrazione cittadina. Amsterdam ha oggi circa un milione di abitanti ed è arrivata a ospitarne in un anno 25 di visitatori. Più del numero totale di abitanti dell’intero paese. È sostenibile? La risposta è quasi certamente negativa ma è arduo trovare misure adatte a frenare questi fenomeni senza rischiare di incorrere nell’accusa di privazione di libertà e di diritto alla libera circolazione in territorio europeo.
Il recente provvedimento del ticket introdotto a Venezia per far accedere in città turisti giornalieri ne è un esempio. In molti si lamentano, non sembra essere la soluzione adatta. Forse perché non ne esiste una.
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