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Vi raccontiamo la storia di Angelika Trabert, amazzone tedesca nata senza arti inferiori, che va a cavallo da quando ha sei anni e può vantare decine di medaglie.
Per superare un ostacolo devi fidarti del tuo cavallo, che a sua volta dev’esser sicuro di poter contare su di te. Quando desideri qualcosa, sa di cosa si tratta prima ancora che tu lo chieda. Percepisce ogni lieve movimento del tuo corpo, vi muovete insieme; comprende la tua paura, la tua felicità, i vostri cuori battono all’unisono. “Con quest’animale puoi ottenere risultati incredibili, perché davvero ti capisce”.
Lo sa bene Angelika Trabert, che è salita per la prima volta in sella all’età di sei anni. “Probabilmente i miei pensavano – o meglio, speravano – che a dodici o tredici anni avrei smesso”, scherza l’amazzone tedesca, che invece ha partecipato a cinque edizioni dei Giochi paralimpici e può vantare 24 medaglie nella disciplina equestre del dressage, che richiede a cavallo e cavaliere preparazione estrema e grandissima concentrazione.
“Quando sono in sella, sono semplicemente libera. Come mai lo sarò sulla sedia a rotelle”. Trabert è affetta da micromelia, perciò è nata senza arti inferiori e solo tre dita nella mano destra. Questo non le ha impedito di dedicarsi alla sua passione. Nel 1985 studiava negli Stati Uniti; lì conobbe una ragazza che montava a cavallo senza protesi e la sua vita cambiò per sempre.
È l’abilità che conta, non la disabilitàAngelika Trabert
Anche agli occhi di chi è nel mondo dell’equitazione da anni, Angelika Trabert risulta incredibile. È uno sport dove le gambe si usano molto, ma allo stesso tempo ogni cavaliere sa che non sono strettamente necessariamente perché l’animale percepisce tutto, dal movimento del bacino allo sguardo, dalla voce alla minima vibrazione che viene trasmessa lungo le redini.
Sicuramente, però, fra Trabert e il suo cavallo dev’esserci un’intesa fuori dal comune, ancora più forte rispetto a quella che si crea fra i membri di un binomio qualunque. Il primo che ha acquistato è Ghazim, esemplare di razza Trakehner che ha felicemente vissuto fino a 26 anni. “È quando si stabilisce quella connessione che capisci di poter essere uguale alle persone prive di handicap, o perfino raggiungere risultati migliori”.
Angelika Trabert è anestesista: lavora in una prestigiosa clinica tedesca, ma ha prestato servizio anche in Guinea dove sogna di costruire una scuola professionale per giovani disabili. Al momento insegna loro ad andare a cavallo – Ghazim l’ha affiancata finché ha potuto – ma anche che “è l’abilità che conta, non la disabilità”.
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