Antonio Tajani eletto presidente del Parlamento europeo

Ex giornalista e militare, fondatore di Forza Italia e fedelissimo di Berlusconi, Tajani è stato eletto con 351 voti, contro i 282 del socialista Pittella.

Antonio Tajani, membro del Partito popolare europeo (Ppe), è stato eletto nella giornata di ieri alla presidenza del Parlamento europeo. I deputati riuniti a Strasburgo lo hanno scelto per succedere al tedesco Martin Schulz, socialdemocratico, che ha rinunciato a ripresentarsi alla testa dell’istituzione dopo aver ricoperto la carica per cinque anni.

Un’elezione che ha spaccato l’Europarlamento

Tajani, 63 anni, ha ricevuto 351 voti, contro i 282 raccolti dal socialista Gianni Pittella. La sua elezione è stata possibile dopo il ritiro della candidatura del belga Guy Verhofstadt, arrivato in mattinata, che ha consentito ai conservatori del Partito popolare di trovare un punto d’intesa con i liberali dell’Adle e con le forze “euroscettiche moderate”. Non si è trattato, tuttavia, di un’elezione semplice: contrariamente alla prassi, infatti, tra i gruppi parlamentari non si è scelta la via della concertazione, bensì quella della battaglia politica.

Tajani Schulz
Il presidente uscente del Parlamento europeo, Martin Schulz, si congratula con Antonio Tajani ©FREDERICK FLORIN/AFP/Getty Images

Così, in assenza di un accordo tra i principali partiti, il Ppe – che detiene la maggioranza relativa a Strasburgo – aveva fatto il nome di Tajani sperando in un sostegno del gruppo dei socialdemocratici. Ciò in ragione del fatto che Schulz venne confermato per un secondo mandato, nel luglio del 2014, proprio grazie al convergere di un sostegno bipartisan sul suo nome. Il principale gruppo socialista europeo, così come i verdi e la sinistra, hanno però preferito non concedere i propri voti al politico italiano, “soprattutto in ragione della sua storia politica”, osserva questa mattina il quotidiano francese Le Monde.

Tajani dalla fondazione di Forza Italia alla carriera nell’Ue

Il nuovo presidente dell’organismo legislativo dell’Ue – al quale sono andati gli auguri del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni – è un ex giornalista e ufficiale dell’aeronautica militare. È stato eletto al Parlamento europeo per la prima volta nel 1994, prima di diventare per due volte membro della Commissione di Bruxelles: la prima ai Trasporti, la seconda all’Industria.

Tajani Ppe
La gioia del gruppo del Partito popolare europeo dopo l’elezione di Tajani ©Mustafa Yalcin/Anadolu Agency/Getty Images

La carriera politica di Tajani in Italia è stata contraddistinta soprattutto dalla figura di Silvio Berlusconi, al quale il politico romano si è legato sin dalla nascita di Forza Italia e del quale è stato anche portavoce negli anni Novanta. Fedelissimo del Cavaliere, Tajani fece parte del gruppo di fondatori del partito, assieme – tra gli altri – a Marcello Dell’Utri e Cesare Previti. È stato candidato  anche sindaco a Roma, nel 2002, battuto da Walter Veltroni.

“Dedico il risultato alle vittime del terremoto”

“Ringrazio tutti – ha dichiarato il nuovo presidente rivolgendosi all’Aula dopo l’elezioni -, sia coloro che hanno votato per me sia coloro che hanno votato per il mio amico Gianni Pittella, e saluto anche chi ha scelto altri candidati. È stato un confronto democratico. Ora sarò il presidente di tutti, rispetterò tutti gli eurodeputati e tutti i gruppi. Voglio dedicare il risultato alle vittime del terremoto che ha colpito il mio Paese, cui va un messaggio forte di solidarietà, come a tutte le vittime del terrorismo”.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

L'autenticità di questa notizia è certificata in blockchain. Scopri di più
Articoli correlati
Chi era Frans de Waal, l’uomo che capiva i primati

Lo scorso 14 marzo, all’età di 75 anni, se n’è andato il grande primatologo, che con il suo sguardo curioso e peculiare ci ha insegnato a guardare le altre specie senza le lenti deformanti dell’antropocentrismo.