L’Arizona ha definito applicabile una legge dell’Ottocento che vieta l’aborto

La legge sull’aborto era stata esautorata dalla sentenza “Roe v Wade” del 1973, ma ora in Arizona si rischia di tornare all’Ottocento.

  • In Arizona il diritto all’aborto è legale fino alla 15esima settimana, grazie a una legge del 2022.
  • Nello stato però non è mai stata cancellata una legge del 1864 che vieta l’aborto.
  • Ora i giudici hanno stabilito la sua validità, dopo il ribaltamento della sentenza “Roe v Wade”.

La Corte suprema dell’Arizona ha stabilito che una legge del 1864 che vieta l’aborto in quasi tutti i casi, anche stupro e incesto, è applicabile nello stato. La legge era stata promulgata in un momento in cui l’Arizona non era nemmeno uno stato americano – erano i tempi della guerra civile – ma non è mai stata cancellata. A eliminare la sua valenza ci aveva pensato la storica sentenza della Corte suprema “Roe v Wade” del 1973, che aveva riconosciuto il diritto all’aborto a livello federale. Nel 2022 però la sentenza è stata ribaltata e ora i giudici della Corte suprema dell’Arizona hanno stabilito che la legge del 1864 contro l’aborto deve essere considerata valida, nonostante una legge del 2022 dell’Arizona permetta l’interruzione di gravidanza entro la 15esima settimana.

La legge sull’aborto dell’Ottocento

Nel 1864 l’Arizona non era uno stato americano. Dopo la guerra del 1847, il Messico aveva ceduto agli Stati Uniti parte di questo territorio, che nel 1861 nella guerra civile americana aderì ai secessionisti. A vincere qui furono però i federali venuti dalla California e nel 1863 l’Arizona divenne un territorio interno al regime federale statunitense, senza però diventare un vero e proprio Stato. Per questo ulteriore step passarono altri 49 anni.

Proprio durante questa fase di separato in caso, l’Arizona nel 1864 promulgò una legge che vietava l’interruzione di gravidanza in ogni circostanza, a parte nel caso fosse a rischio la vita della donna incinta. Oltre a questo, la legge prevedeva pene dai due ai cinque anni di carcere per chi procurava un aborto. Nel corso della storia le cose sono cambiate parecchio per l’Arizona. Nel 1973 c’è stata la storica sentenza della Corte suprema “Roe v Wade”, che ha riconosciuto il diritto all’aborto a livello federale. Nel 2022 lo stato ha poi approvato una legge che legittima l’interruzione di gravidanza fino alla 15esima settimana.

La legge del 1864 non è mai stata effettivamente cancellata, ma di fatto è stata esautorata dalla sentenza federale del 1973 e dalle legge del 2022. Poi però la Corte suprema ha ribaltato la “Roe v Wade”, attribuendo ai singoli stati americani il potere di definire il diritto all’aborto. E le cose sono cambiate.

Cosa dicono i giudici dell’Arizona

Secondo i giudici della Corte suprema dell’Arizona, che si sono pronunciati il 9 aprile, con il venire meno del diritto all’aborto a livello federale deve tornare a considerarsi valida la legge del 1864. Questo perché la legge del 2022 che consente l’aborto fino alla 15esima settimana si basa sulla sentenza “Roe v Wade”, che però non è più valida.

aborto
Manifestazioni sull’aborto negli Stati Uniti © Chip Somodevilla/Getty Images

La decisione dei giudici è arrivata con quattro voti favorevoli e due contrari. La Corte ha stabilito che comunque la legge dell’Ottocento resta sospesa per 45 giorni, così che tribunali di grado inferiore possano intervenire sull’argomento in caso di ricorso da parte di cittadini e associazioni. “La decisione di reimporre una legge risalente a un’epoca in cui l’Arizona non era uno stato, infuriava la guerra civile e le donne non potevano nemmeno votare passerà alla storia come una macchia per il nostro stato”, ha dichiarato Kris Mayes, procuratore generale dell’Arizona, promettendo di non perseguire né chi ricorrerà all’aborto, né i medici che li procureranno. Katie Hobbs, governatrice democratica dello stato americano, ha parlato di “giorno buio” per l’Arizona.

La sentenza arriva peraltro in un momento particolarmente caldo per gli Stati Uniti. La campagna elettorale per le presidenziali di novembre, che vedranno opposti Joe Biden e Donald Trump come candidati principali, è entrata nel vivo e il tema dell’aborto è centrale nel dibattito. L’Arizona a questo punto potrebbe diventare un’arena importante per definire chi sarà il prossimo presidente. Biden, a margine della sentenza della Corte suprema locale, ha già annunciato che si recherà nello stato per offrire il suo sostegno ai movimenti che si battono per il diritto all’aborto e che proprio in queste settimana stanno raccogliendo le firme per una proposta di legge in merito.

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