Sull’aborto, l’Arizona non vuole tornare all’Ottocento

L’Arizona blocca la legge ottocentesca che vieta tutti gli aborti, che poche settimane fa era stata giudicata applicabile dalla Corte suprema.

L’Arizona dice no alla legge che vieta quasi tutti i tipi di aborto che la Corte suprema aveva invece dichiarato applicabile poche settimane fa. Con 16 voti contro 14, il Senato federale ha approvato l’abrogazione della legge dell’Ottocento che gli antiabortisti volevano applicare, ristabilendo quella in vigore fino a ora, del 2022, che permette l’aborto fino alla 15esima settimana di gravidanza.

Un risultato ottenuto grazie al voto di due senatori repubblicani, che hanno votato insieme ai democratici. Il rischio, però, è che il il divieto su tutti gli aborti – che non prevede eccezioni nemmeno in caso di stupri e incesti e consente solo le procedure effettuate per salvare la vita di una paziente – potrebbe comunque entrare in vigore per un periodo limitato ed essere abrogato definitivamente solo a partire dal 90esimo giorno dalla firma apposta dalla governatrice dello stato, Katie Hobbs, che comunque si è già detta impaziente di procedere con l’abrogazione.

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La governatrice dello stato dell’Arizona Katie Hobbs © Wikimedia Commons

Una legge sull’aborto precedente alla nascita dell’Arizona

Il divieto quasi totale di abortire su cui si era pronunciata la Corte suprema, dichiarandolo applicabile, è precedente alla nascita dello Stato dell’Arizona. Nella sua sentenza, la Corte Suprema dell’Arizona ha stabilito che i medici possono essere perseguiti in base alla legge del 1864, che prevede che chiunque assista a un aborto possa essere condannato a una pena da due a cinque anni di carcere.

“Si tratta di un divieto introdotto all’epoca della guerra civile, che criminalizza i medici e rende praticamente illegali tutti gli aborti”, ha dichiarato la senatrice democratica dell’Arizona Eva Burch, rimarcando il fatto che tale legge nacque in un periodo storico in cui le donne non avevano nemmeno diritto di voto. La stessa Burch, a marzo, aveva reso pubblico nel Senato federale di avere una gravidanza in corso e di avere intenzione di abortire.

Tra i repubblicani che si sono uniti al voto contro la legge insieme ai democratici c’è la senatrice Shawnna Bolick, moglie di Clint Bolick, giudice conservatore della Corte Suprema che ha votato per consentire l’applicazione della legge sull’aborto datata 1864.

Per i dem, anche la prossima legge dovrà essere cambiata

“Le donne dell’Arizona non dovrebbero vivere in uno Stato in cui i politici prendono decisioni che dovrebbero essere prese da una donna e dal suo medico”, ha dichiarato Katie Hobbs, governatrice dem dell’Arizona. A 90 giorni di distanza dalla firma della legge di abrogazione da parte sua, entrerà in vigore lo statuto approvato nel 2022, che vieta la procedura di interruzione di gravidanza dopo 15 settimane dal concepimento. “È solo l’inizio della nostra lotta per proteggere l’assistenza sanitaria riproduttiva”, ha continuato Hobbs,.

Nel frattempo, l’ex-presidente Donald Trump ha messo in guardia il suo partito da eventuali perdite di consenso intorno al tema dell’aborto, invitando ad appoggiare un divieto nazionale e dicendosi orgoglioso di aver nominato i giudici della Corte Suprema che hanno permesso a diversi stati federali di vietare l’interruzione di gravidanza.

La legge dell’Arizona datata 1864 era stata bloccata la prima volta nel 1973, dalla famosa sentenza Roe v. Wade, che aveva garantito il diritto costituzionale all’aborto a livello nazionale. Tuttavia, quando la sentenza Roe v. Wade è stata annullata nel giugno 2022, l’allora procuratore generale dell’Arizona Mark Brnovich, repubblicano, ha convinto un giudice statale che il divieto del 1864 poteva essere nuovamente applicato. Il successore di Brnovich, il giudice Kris Mayes, ha esortato l’alta Corte dello stato a non prendere in considerazione la vecchia legge. “Il mio ufficio sta esplorando ogni opzione disponibile per impedire che questa oltraggiosa legge di 160 anni fa entri mai in vigore”, ha dichiarato oggi Mayes.

Mentre i sostenitori del diritto all’aborto stanno raccogliendo le firme per una misura elettorale che consenta l’interruzione di gravidanza fino a quando un feto non sia in grado di sopravvivere al di fuori dell’utero, in genere intorno alle 24 settimane, nel periodo limitato in cui la vecchia legge del 1864 sarà operativa i funzionari dell’associazione Planned Parenthood hanno dichiarato che rafforzeranno le reti che aiutano le pazienti a viaggiare fuori dallo stato per accedere all’aborto in luoghi come il New Mexico e la California. Per garantire ancora una volta alle donne di decidere liberamente del proprio corpo.

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