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L’Armenia cerca di crescere economicamente aggiungendo l’ultima pedina allo scacchiere euroasiatico. E c’è un nuovo protagonista: l’Iran.
Ora che le sanzioni commerciali nei confronti dell’Iran sono state abolite, il paese asiatico si trova di fronte a un’infinità di occasioni. Alla luce di questa nuova realtà, l’Iran sta unendo le forze con l’Armenia per cercare modi alternativi di fare affari e crescere economicamente.
Negli ultimi due anni l’Armenia si è impegnata molto per riformare il proprio settore commerciale con l’obiettivo di diventare una piattaforma stabile e promettente dove fare affari. Dato che l’Armenia può costituire un ambiente neutrale, se l’Iran investe in questa nazione avrà presto l’opportunità di immettersi in mercati più ampi a cui prima non poteva accedere, tra cui quello dell’Unione Europea (Eu) e dell’Unione economica eurasiatica (Eeu).
L’Armenia gode – come previsto dal trattato dell’Eeu firmato alla fine del 2014 – del trasferimento di beni ammesso tra i paesi membri, cioè il Kazakistan, la Bielorussia, il Kirghizistan e la Russia. I prodotti armeni possono inoltre essere collocati sul mercato europeo a un prezzo competitivo. Il Sistema di preferenze generalizzate (Spg +) garantisce l’esportazione preferenziale di settemila prodotti armeni in Europa senza che questi vengano fermati in dogana.
Avere buone infrastrutture è la condizione necessaria per fare affari in modo efficiente e per creare un ambiente affidabile. A tal proposito l’Armenia ha iniziato a lavorare a un paio di progetti che ridurrebbero i costi e i tempi di trasporto. Uno di questi è il corridoio che collega l’Europa all’Asia e che coinvolge il confine tra Armenia, Georgia e l’Iran. Nel dicembre 2015 due sezioni del corridoio sono già state aperte.
Il progetto consiste nel miglioramento, ove possibile, delle strade già esistenti e nella costruzione di nuove strade dove ce n’è bisogno. Grazie a questo progetto la vita degli abitanti armeni potrebbe cambiare considerevolmente perché i tempi di spostamento saranno ridotti da tre a due ore, secondo alcune stime. Oltre al guadagno economico e sociale, c’è un altro aspetto di fondamentale importanza. Da quando l’Armenia ha chiuso le porte a due paesi confinanti (Turchia e Azerbaigian), deve far in modo di mitigare gli effetti di questo blocco.
Ci sono anche nuovi piani per una ferrovia di collegamento e forse per un secondo gasdotto.
Sia l’Iran che l’Armenia stanno facendo del loro meglio per trovare soluzioni alle questioni che attualmente devono affrontare, in modo da trarne vantaggio entrambi. Questa è una nuova era per la cooperazione internazionale e la crescita economica. Per fare sì che tutto ciò diventi realtà, l’Armenia si sta impegnando a costruire infrastrutture che favoriscano gli scambi commerciali tra le due nazioni.
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