Arte italiana all’asta per l’equilibrio idrico del pianeta

Christie’s e Water Academy celebrano una nuova alleanza tra arte e ambiente attraverso un’asta che devolverà parte del ricavato a studi, ricerche e campagne di sensibilizzazione sull’acqua.

Nature morte, atmosfere rarefatte, paesaggi eterei o astrattismi tipici della pittura italiana post-bellica della seconda metà del Novecento: tante evocazioni suggestive e non scontate di un tema di evidente urgenza planetaria come quello dell’acqua.

Per supportare concretamente gli studi, le ricerche e le campagne di sensibilizzazione a tutela dell’equilibrio idrico mondiale, ovvero la missione istituzionale dell’ente svizzero Water academy for a sustainable and responsible development (Wasrd), Christie’s, la più grande casa d’aste al mondo, ha scelto di devolvere a quest’ultimo una parte del ricavato della vendita all’asta di nove opere d’arte italiane selezionate tra i 49 lotti proposti al pubblico.

Pittori italiani del Novecento protagonisti di un’asta tematica

Fra il 3 e il 4 aprile Thinking Italian Milan, evento conclusivo di una mostra itinerante che da Roma e Torino è approdata la scorsa settimana alla sua tappa conclusiva proprio nel capoluogo lombardo, tra le sale di Palazzo Clerici, accenderà dunque i riflettori sull’arte italiana del ventesimo secolo, nell’ambito di un’asta tematica che includerà opere di Giorgio Morandi, Fausto Melotti, Carla Accardi, Lucio Fontana, Piero Dorazio, Alberto Burri, Piero Manzoni, Albero Boccioni e altri.

Futurismo, pittura informale e figurativa, astrattismo e varie tendenze artistiche del Novecento italiano, passando per gli iconici “tagli” di Fontana, le “superfici” di Enrico Castellani o i “bianchi” di Burri: un catalogo senz’altro appetibile per collezionisti, addetti ai lavori o semplici appassionati disposti ad aggiudicarsi opere di rilevante valore economico, le cui stime di ricavo si attestano mediamente sulle centinaia di migliaia di euro arrivando in alcuni casi a sfiorare o superare il milione.

Palazzo Clerici, Milano
Palazzo Clerici, Milano © Sandra Pires/Flickr

Water Academy: un vivaio internazionale di studi e ricerche sull’acqua

Il referente individuato da Christie’s per questa inedita alleanza tra arte e ambiente è un centro di ricerca costituitosi nel 2016, con sede a Lugano e attività internazionale ramificata attraverso collaborazioni scientifiche con istituzioni (operanti in ambito oceanografico, climatologico, agricolo) sparse per il mondo, da Londra a Trieste, da Tel Aviv a Roma e altrove.

Diversamente da quanto comunemente avviene nel dibattito mediatico contemporaneo, Water Academy si prefigge infatti lo scopo di affrontare il tema dell’acqua in chiave non settoriale bensì olistica, cioè di tener conto di tutti i numerosi diversi profili di rilevanza dell’argomento: l’acqua come bene comune, come fattore geopolitico, come oggetto di controlli di sicurezza, come fulcro di un modello di sviluppo sostenibile e molto altro ancora.

La percentuale derivante dalla vendita all’asta delle 9 opere espressamente associate alla causa ambientale di Water Academy contribuirà a finanziare le borse di studio previste dall’iniziativa “Adopt a Student” poiché, oltre a diffondere una rinnovata “cultura dell’acqua”, l’ente svizzero mira al tempo stesso a contrastare quella “fuga di cervelli” o “brain drain” che penalizza l’attività della ricerca in paesi emergenti o falcidiati dalla crisi economica: un’altra preziosissima linfa vitale da salvaguardare, esattamente come l’acqua.

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