Atterraggio perfetto dopo la missione notturna dell’aereo Solar Impulse

Un’impresa degna dei fratelli Wright, di Enrico Forlanini col suo elicottero, del francese Louis Bleriot che effettuò nel 1909 la prima traversata in aereo del Canale della Manica e di…

Un’impresa degna dei fratelli Wright, di Enrico Forlanini col suo
elicottero, del francese Louis Bleriot che effettuò nel 1909
la prima traversata in aereo del Canale della Manica e di Charles
Lindbergh, il primo sorvolatore transoceanico, si è compiuta
l’8 luglio 2010, mattina.

Il moderno Spirit of St. Louis si chiama Solar Impulse, ed è
un velivolo a propulsione solare costruito in Svizzera e pilotato
da André Borschberg, promotore dell’ambizioso progetto
insieme all’elvetico Bertrand Piccard. Dopo sette anni di
gestazione e uno di lavoro, aveva compiuto il primo storico volo
inaugurale il 7 aprile. Oggi si è spinto oltre.

Solar Impulse ha la stessa apertura alare di un Airbus A340, oltre
63 metri, ma il peso proporzionalmente mimino di un’automobile,
circa 1.600 kg. E’ decollato alle 06:51 dall’aerodromo di Payerne
nella Svizzera Occidentale ed è atterrato alle 09:00 del
mattino successivo. In volo ha raggiunto una velocità
massima di 125 km/h e ha tenuto una media di 42 km/h. E’ arrivato a
un’altitudine di 8.700 metri slm, per poi scendere durante la notte
a 1.500 metri. E’ atterrato dopo 26 ore e 9 minuti di volo
continuo, usando nella notte l’energia immagazzinata da 12.000
celle solari in batterie di nuova generazione.

All’atterraggio, André Borschberg ha pianto (oltreché
per l’emozione e la gioia, forse anche per la tensione da
deprivazione di sonno di 26 ore): “Sono un pilota da 40 anni, ma
questo volo è stato il più incredibile della mia
carriera. Ero seduto a guardare i livelli di carica delle batterie
salire e salire grazie al sole di giorno, e poi… Quella suspense,
il non sapere davvero fin dove saremmo arrivati, sapendo che
volevamo stare su tutta la notte. E alla fine, la gioia di vedere
di nuovo sorgere il sole, e l’energia circolare di nuovo tra i
pannelli solari! Semplicemente, sono scivolato sulle onde dell’aria
per oltre 26 ore senza usare un goccio di gasolio e senza causare
alcun inquinamento!”.

“Per la prima volta un aereo solare ha potuto volare un giorno e
una notte senza interruzione e senza carburante – ha commentato
Bertrand Piccard emozionato – e oggi Solar Impulse ha dimostrato
che la sfida è possibile”.

Prossima missione? Un giro del mondo a tappe con un nuovo aereo.
Immaginiamo le possibilità. Dato che un aereo solare usa di
notte l’energia assorbita alla luce del giorno, in teoria potrebbe
volare in perpetuo, senza mai fare rifornimento. Inoltre, questo
prototipo è solo un peso-piuma, costruito in un hangar in un
anno di lavoro, ma con la progressiva avanzata delle tecnologie
fotovoltaiche, solari e fuel-cell, entro qualche anno l’aviazione
solare potrebbe non essere più un sogno da visionari.

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