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Lo zoo di Victoria sta addestrando un gruppo di pastori maremmani per proteggere la fauna locale, minacciata da gatti e volpi.
L’Australia è popolata da creature bizzarre e uniche, che non si trovano in nessun’altra parte del mondo. Tra questi troviamo il superordine dei marsupiali, così denominati per la presenza, nelle femmine, del caratteristico marsupio nel quale il cucciolo, una volta partorito, completa il suo sviluppo. Questi animali hanno prosperato per millenni grazie alla scarsità di carnivori.
Oggi i marsupiali sono estinti nella maggior parte delle terre emerse, tra le cause c’è l’introduzione di un temibile predatore che non erano preparati ad affrontare, il gatto. I gatti, introdotti dai coloni britannici, hanno proliferato e si sono inselvatichiti e stanno mettendo a repentaglio la sopravvivenza di oltre cento specie di marsupiali. I biologi hanno quindi escogitato un piano, se la fauna locale è minacciata dai gatti, quale migliore soluzione per proteggerla se non l’utilizzo di un cane?
L’idea è quella di impiegare squadre di cani altamente addestrati come “guardie del corpo” per i bandicoot, piccolo marsupiale minacciato da gatti selvatici e volpi. Lo zoo di Victoria sta conducendo uno studio per determinare se i pastori maremmani possono diventare alleati di fiducia del bandicoot fasciato orientale (Perameles gunnii). Questo animale è estinto in natura in Australia, ne sopravvive libera una piccola popolazione in Tasmania. In Australia rimangono solo 400 bandicoot in cattività, divisi in quattro siti di riproduzione.
Lo zoo di Victoria ha assunto un addestratore di cani a tempo pieno per lavorare con sette cuccioli di pastore maremmano ai quali verrà insegnato a proteggere i bandicoot senza la necessità di recinzioni. Questi cani, originari del nostro Paese, sono utilizzati da secoli per proteggere il bestiame, mentre recentemente sono stati sfruttati per la conservazione della fauna selvatica. C’è infatti un precedente, nel 2006, i cani sono stati introdotti a Middle Island, nello stato di Victoria, per proteggere una colonia di pinguini. A causa delle volpi la colonia di uccelli stava scomparendo fino all’arrivo di Oddball, un pastore maremmano che in precedenza custodiva i polli. Oddball, affiancato in seguito da altri cani, ha cacciato via le volpi e il numero dei pinguini è cresciuto. Questa razza di cane è considerata ideale per scopi di conservazione perché può stringere legami con una serie di altre creature, come pecore, capre, polli e perfino sule.
Secondo il programma inizialmente i bandicoot saranno allevati in una zona recintata, mentre altri 50 saranno allevati in un’area non recintata custodita da una coppia di cani. Se l’esperimento avrà successo saranno addestrati altri cani per proteggere altre specie autoctone, tra cui i wallaby, i quoll e i kiwi in Nuova Zelanda.
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