Il 90% degli italiani si sente “costretto” a usare l’auto a causa del trasporto pubblico poco efficiente e di una cattiva pianificazione urbanistica.
Auto green, come funziona il credito d’imposta
Sono stati pubblicati i codici tributo per utilizzare gli incentivi per le auto green. Come fare per richiederli?
La risoluzione n. 30/E del 23 giugno rinomina i codici tributo da utilizzare per usufruire del nuovo ecobonus 2022-2024, rivolto all’acquisto di veicoli ecologici, adeguandoli ai nuovi sconti.
Sono due quelli da utilizzare, a seconda che il veicolo appartenga alle categorie “M1, N1, M2 speciali e N2 elettrici” (codice tributo 6903) o ai motocicli e ciclomotori di categoria “dalla Le1 alla Le7” (codice tributo 6904). Il bonus può essere riscattato attraverso il credito d’imposta, inserendo i suddetti codici nell’apposita sezione “Erario” del modello F24. Il credito potrà essere utilizzato a partire dal giorno 10 del mese successivo all’acquisto del veicolo, entro i limiti dell’importo spettante, visualizzabile nel proprio cassetto fiscale sul portale dell’Agenzia delle Entrate.
Chi può richiedere gli incentivi
Le imprese costruttrici possono inviare le richieste fino al 31 dicembre 2022, o fino a esaurimento fondi destinati agli incentivi, che per il 2022 ammontano a 650 milioni di euro.
Possono accedere al contributo per l’ecobonus 2022-2024 le persone giuridiche, titolari di partita Iva, che svolgono attività di noleggio e che acquistano veicoli di categoria M1 per l’impiego in car sharing, e le Pmi che svolgono attività di trasporto in proprio o in conto terzi, e che acquistano veicoli di categoria N1 e N2.
I fondi a disposizione per i veicoli benzina e diesel sono già esauriti, rimangono disponibili i contributi per le motorizzazioni 100% elettriche e quelle ibride più efficienti. La piattaforma del Mise permette di verificare in tempo reale la disponibilità residua per gli incentivi all’acquisto delle varie categorie.
L’approfondimento di questa notizia a cura di Caterina Gastaldi è su Money.it
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