
Viaggio a Maiduguri, la città della paura
Maiduguri è la città dove Boko Haram ha dato inizio alla jihad e oggi oltre un milione di persone vivono sotto assedio dei terroristi islamici.
Daniele Bellocchio
Contributor
Giornalista pubblicista, laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, dal 2012 mi occupo in modo costante di Africa. Ho raccontato le principali crisi e guerre del continente africano e ho realizzato reportage anche in Centro-America, Balcani, Caucaso ed Oriente. I lavori, pubblicati dalle più importanti testate italiane e straniere, sono stati vincitori dei seguenti premi giornalistici: “Fogli di viaggio, Tiziano Terzani 2012”, “Ucsi 2013”, “Giornalisti del Mediterraneo 2014”, “Giuseppe De Carli 2014”, “Tonino Carino 2014”, “menzione speciale premio Indro Montanelli 2015”, “Gaspare Barbiellini Amidei 2018”, “Marco Luchetta 2019” e ”Cristiana Matano 2019”. Sono autore dell’ebook edito da Mondadori “Viaggio al centro della guerra”.
Maiduguri è la città dove Boko Haram ha dato inizio alla jihad e oggi oltre un milione di persone vivono sotto assedio dei terroristi islamici.
Le conseguenze dei cambiamenti climatici rischiano di distruggere per sempre gli ultimi ghiacciai del continente africano.
L’Uganda, uno dei paesi più poveri al mondo, è anche uno dei primi per numero di rifugiati sul suo territorio. E adesso accoglie duemila profughi afgani.
Il governo della Sierra Leone ha ceduto a Pechino coste e foreste vergini per la costruzione di un porto per la pesca industriale.
I pescatori del lago Vittoria in Kenya hanno iniziato a utilizzare barche elettriche al posto delle vecchie e inquinanti barche a motore.
Le guerra nel Nagorno Karabakh ha avuto conseguenze “indicibilmente dolorose” per il popolo armeno, e ha fatto scomparire un’intera generazione di ragazzi.
Favori sessuali in cambio di pesce: a questo devono ricorrere le donne africane per garantirsi il pescato da vendere. L’itticoltura può essere la soluzione.
Il suo obiettivo è decolonizzare l’architettura in Nigeria, recuperando le tradizioni e utilizzando materiali ecosostenibili. Questa è la storia di Demas Nwoko.
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I missili non smettono di colpire Step’anakert. Il conflitto del Nagorno Karabakh sta radendo al suolo case e ospedali, uccidendo migliaia di persone.
Dal recupero degli abiti scartati dal mondo occidentale alla creazione di capi di alta sartoria. È l’idea dello stilista togolese Amah Ayivi.