The Band: un patrimonio artistico e culturale americano

Sono stati la band di Bob Dylan nel tour mondiale del 1966 e hanno suonato con il “Profeta” nei celeberrimi “The Basement Tapes”. Poi Robbie Robertson, Garth Hudson, Richard Manuel, Rick Danko e Levon Helm hanno provato una loro strada artistica di grande prestigio e fama.   https://www.youtube.com/watch?v=RDnlU6rPfwY   La musica del quintetto costituisce una ricerca

Sono stati la band di Bob Dylan nel tour mondiale del 1966 e hanno suonato con il “Profeta” nei celeberrimi “The Basement Tapes”. Poi Robbie Robertson, Garth Hudson, Richard Manuel, Rick Danko e Levon Helm hanno provato una loro strada artistica di grande prestigio e fama.

 

https://www.youtube.com/watch?v=RDnlU6rPfwY

 

La musica del quintetto costituisce una ricerca importante tra le radici della musica americana, suonata senza fronzoli e segnata da melodie immortali. Il primo album “Music From The Big Pink” è già straordinario, ma è con il secondo disco omonimo, “The Band”, uscito il 22 settembre del 1969, che il complesso guidato da Robbie Robertson raggiunge vertici ineguagliabili: l’opera racchiude in 12 brani oltre un secolo di american music, dal western alla black music, passando per il ragtime fino al gospel.

“Rag Mama Rag”, “The Night They Drove Old Dixie Down”, “Up On Cripple Creek” sono pezzi che rappresentano al meglio l’arte della Band e che trainano l’album fino al 9° posto della classifica Billboard

 

Nel 2009 The Band ha avuto un’importante riconoscimento: è stata inserita nel National Recording Registry, perché rappresenta “culturalmente e storicamente la storia degli Stati Uniti”.

Ah, a proposito: il 4 novembre esce “The Basement Tapes Complete: The Bootleg Series Vol. 11”, cofanetto che riunisce, per la prima volta in assoluto, ogni registrazione salvabile dai nastri di Bob Dylan & The Band, mentre l’11 novembre esce “Lost On the River: the New Basement Tapes”, doppio album omaggio a Bob Dylan da parte di alcuni suoi illustri colleghi, tra cui T Bone Burnett, Elvis Costello, Jim James, Marcus Mumford e Johnny Depp.

 

Leonardo Follieri & Roberto Vivaldelli

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Bob Dylan vince a sorpresa il premio Nobel per la Letteratura 2016

Dopo oltre dieci anni di candidature al premio Nobel per la Letteratura, Bob Dylan ce l’ha fatta: ha finalmente ottenuto l’ambito riconoscimento dell’Accademia svedese. L’enigmatico cantautore di Duluth, Minnesota, ha vinto a sorpresa il premio della 108° edizione “per aver creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione musicale americana“.     Bob Dylan è il primo

L’archivio di Bob Dylan non è più segreto

La leggenda su un presunto archivio segreto di Bob Dylan diventa realtà. Un tesoro, un tempo sommerso, di diari contenenti testi, lettere e altri documenti del menestrello del Minnesota, una delle figure più riservate nella storia della musica pop, è stato acquisito da due istituti dell’Oklahoma. Il nuovo archivio di Bob Dylan, di cui si

Come i cambiamenti climatici possono cambiare la musica

Dal 2009 Karen Aplin è ricercatrice del dipartimento di fisica dell’Università di Oxford. Prima di arrivare a gestire i laboratori didattici della rinomata università inglese, Karen ha ricevuto un dottorato di ricerca sperimentale in fisica atmosferica presso il dipartimento di meteorologia dell’Università di Reading, ma anche un diploma in performance musicale presso il Trinity College

Bob Dylan: il libro che raccoglie (davvero) tutti i testi

Non il solito libro con tutti i testi. Qui ci sono infatti davvero tutte le liriche del Menestrello di Duluth. Il libro si chiama “The lyrics: since 1962”, uscirà per Simon & Schuster ed è stato curato da Christopher Ricks, critico letterario britannico il quale aveva già scritto “Dylan’s visions of sin”.   Bob Dylan

Bob Dylan, la svolta elettrica del menestrello

Il menestrello di Duluth sceglie una dimensione elettrica per il suo set al Newport Folk Festival del 1965. Per questo motivo i suoi amici e il pubblico lo considerano un traditore. Si tiene già da sei anni a questa parte il Newport Folk Festival presso Newport, Rhode Island. Qui in genere si esibiscono gli artisti del folk

Bruce Springsteen: prima audizione verso il successo

Sono trascorsi trent’anni da quel 4 giugno 1984, giorno in cui usciva Born In The U.S.A., settimo album di Bruce Springsteen e suo più grande successo commerciale con oltre 15 milioni di copie vendute soltanto negli Stati Uniti. Ormai nessuno può fermare il Boss…   Alcuni anni prima, però, e precisamente il 9 giugno 1972,

John Lennon e Bob Dylan, un incontro bizzarro

Dylan, nel 1966, non era più il giovane artista simbolo del folk revival: aveva infatti rinunciato a quell’immagine presentandosi, in quel memorabile tour insieme alla Band, con tanto di strumentazione elettrica. La sera del 27 maggio del 1966 Bob Dylan è in scena al Royal Albert Hall di Londra: tra il pubblico ci sono gli

Bob Dylan, il doppio LP che cambiò il rock

L’apice della creatività dylaniana degli anni ’60 raggiunge il suo picco con Blonde On Blonde (Columbia, 1966),  primo doppio LP della storia del rock. Con l’aiuto degli amici Al Kooper e Robbie Robertson (e alcuni musicisti locali), il menestrello di Duluth si trasferisce per l’occasione a Nashville dove registra, nelle pause del tour migliore della sua