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Grazie all’idea di una startup tedesca, all’interno di questo supermercato si raccolgono insalata ed altre verdure cresciute in una serra verticale, a km 0.
È l’ultima frontiera dell’orto verticale, o meglio è una delle prime vere applicazioni di quella che sarà la serra del futuro. Un orto verticale dove alcune verdure vengono coltivate con il metodo idroponico. Il che consente di avere insalata ed essenze aromatiche sempre fresche, coltivate consumando meno risorse e meno terreno. E soprattutto a chilometri zero tra punto vendita e consumatore.
Accade a Berlino dove la startup tedesca Infarm, composta da Osnat Michaeli e i fratelli Guy e Erez Galonska, ha avviato il primo di una serie di test all’interno dei punti vendita della catena Metro. Con questa serra tecnologica sarebbe possibile coltivare ortaggi freschi riducendo del 70 per cento l’uso di fertilizzanti e il 90 per cento in meno di acqua.
“Crediamo che il nostro sistema alimentare dovrebbe essere decentrato e che la produzione dovrebbe avvicinarsi di più al consumatore”, Erez Galonska, presidente di Infarm. “Ciò è essenziale sia in termini di impatto ambientale che nel miglioramento della sicurezza e della qualità del nostro cibo”.
Ebb & Flow- A vertical Farm installation @PalaisdeTokyo #infarm #infamring #indoorfamring #plantart pic.twitter.com/EFiQlb0kC2
— INFARM (@INFARMBerlin) 2 novembre 2015
Il quartier generale dell’azienda è una sorta di laboratorio di ricerca dove botanici, ingegneri, specialisti in IT, designer e chef lavorano fianco a fianco per rendere il sistema adatto ai più svariati utilizzi: dalla cucine dei ristoranti ad appunto i supermercati. Uno spazio di co-working nel cuore di Berlino all’interno di quello che un tempo fu un magazzino industriale, dove crescono ortaggi e germogli pronti all’uso.
https://www.youtube.com/watch?v=QFAXFO_fJ8k
Il primo progetto realizzato da Infarm infatti è un kit a basso costo per coltivare germogli. Un germogliatore ispirato all’antica arte dell’origami che grazie, a dei semplici gesti, fa crescere dentro di sé potenti sostanze nutritive.
In un mondo dove la popolazione è in crescita e nel quale questa tenderà a vivere sempre più nelle grandi metropoli, trovare nuovi metodi per coltivare cibo utilizzando meno risorse naturali è la ricetta del successo. E oggi le soluzioni ci sono. Infarm l’ha dimostrato.
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