Un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, che risente anche delle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Big day, il fine settimana dedicato al birdwatching
Il 3 e il 4 ottobre nelle oasi Lipu si svolgerà la manifestazione dedicata al birdwatching e all’osservazione degli uccelli migratori.
Il prossimo fine settimana migliaia di occhi saranno rivolti al cielo per osservare la migrazione degli uccelli selvatici diretti verso i luoghi di svernamento fra Mediterraneo e Africa.
Il 3 e il 4 ottobre infatti, nelle trenta oasi della Lipu, si svolgerà il Big Day, gara di birdwatching organizzata dalla Lipu in occasione dell’Eurobirdwatch, il più grande evento europeo dedicato all’osservazione dell’avifauna.
La gara, rivolta sia agli addetti ai lavori che ai semplici appassionati, sarà incentrata su tre sfide, tutte decisive per l’assegnazione del premio finale. I gruppi, composti da almeno una guida della Lipu, dovranno conteggiare il maggior numero di specie, avvistare la specie più rara (che sarà rivelata solo a fine gara) e formare il gruppo di partecipanti più numeroso.
“Abbiamo pensato di organizzare l’Eurobirdwatch in un modo nuovo, più divertente e coinvolgente rispetto alle passate edizioni – ha spiegato Fulvio Mamone Capria, presidente di Lipu-BirdLife Italia. – Il nostro obiettivo è sensibilizzare la gente a conoscere la migrazione e gli habitat naturali”.
La competizione, oltre a diffondere la conoscenza e l’amore per la natura e la biodiversità, ha una finalità pratica, i dati raccolti saranno infatti trasmessi a BirdLife International e a Vogelbescherming Nederland (BirdLife olandese), l’associazione che coordina l’edizione 2015 dell’Eurobirdwatch.
Sono trentasei i paesi europei che quest’anno prenderanno parte alla manifestazione dedicata agli uccelli selvatici, gli avvistamenti, le fotografie e le segnalazioni serviranno per comporre un grande ritratto continentale della migrazione.
“Anche il semplice appassionato può contribuire ad arricchire la ricerca – ha dichiarato Augusto De Sanctis, organizzatore del Convegno Italiano di Ornitologia svoltosi in Abruzzo lo scorso settembre. – Se il suo dato, fino a qualche tempo fa, non aveva alcun peso scientifico, oggi esistono piattaforme che si giovano sia degli studi più classici che delle singole segnalazioni”.
Aironi, garzette, falchi, poiane e tante altre specie saranno le protagoniste del fine settimana, giornate solitamente dedicate alla caccia in questo periodo, sarà quindi anche un’occasione per opporsi a questa pratica crudele e desueta e “armarsi” semplicemente di binocolo e ammirare lo spettacolo della vita.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
ll Volcán de Fuego in Guatemala è il più attivo dell’America centrale. Alle sue pendici gli abitanti di Trinidad cercano di vivere senza paura.
Abbiamo già tutto quello che serve per difendere il mare, dobbiamo solo impegnarci. Parola di Emilio Mancuso, biologo marino e presidente di Verdeacqua.
Siamo stati al seminario organizzato da Rewilding Apennines in Abruzzo per cercare di capire qual è lo stato del rewilding in Italia e quali sono le prospettive future. Ecco cosa è emerso.
Lo ha fatto sapere la Provincia di Trento che ha agggiuno che “da un primo esame esterno della carcassa dell’orsa F36 non è stato possibile avanzare ipotesi sulla causa della morte”.
L’orsa Jj4 e l’orso Mj5 non saranno abbattuti almeno fino al 27 giugno. Lo ha decisio il Tar di Trento, accogliendo le istanze dei gruppi animalisti.
Scoperto un nuovo albero tropicale nella foresta Ebo, in Camerun, che Leonardo DiCaprio ha contribuito a proteggere. Per questo gli scienziati glielo hanno dedicato.
In ripresa il tonno, mentre il drago di Komodo risulta in pericolo a causa dei cambiamenti climatici. Squali e razze a rischio a causa della pesca eccessiva.
Una ricerca dell’Ispra evidenzia come il consumo di suolo rappresenti ormai un’emergenza nazionale: nelle due città persi oltre 4mila ettari in 14 anni.