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I fratelli Humberto e Fernando Campana vivono a Sao Paolo in Brasile. Sono diventati famosi con la sedia “vermelha”. Al salone del mobile, i fratelli Campana presentano lo sgabello “sushi” e il divano “boa”
Al salone di quest’anno hanno presentato uno sgabello, “sushi”, il cui sedile è formato da scarti di tessuti tagliati a strisce, e un divano, “boa”, realizzato interamente con un unico lungo rotolo di velluto. I fratelli Campana indicano come loro inesauribile fonte di ispirazione la vita nelle strade e favelas della loro città. Infatti, una parte del loro lavoro consiste nel girare e passeggiare per ore per Sao Paolo per guardare, osservare e sviluppare idee. In “edra”, un’azienda italiana, hanno trovato una grande sostenitrice.
Le favelas sono una vera ricchezza di idee. La gente si costruisce di tutto senza avere un soldo da spendere, usando fantasia e ingegno. Poi ci sono i mercati di frutta e i gli incredibili negozi dei stregoni africani, dove vendono oggetti per pratiche magiche.
Per sushi con tutto ciò che si può trovare. Abbiamo preso stoffe, gomma, striscioline di tappeti di erba di plastica. Il divano boa è nato su una richiesta di Massimo Morozzi: voleva un divano senza struttura fissa e senza ferro. Ma noi fino allora non avevamo mai fatto un divano! Allora abbiamo cominciato a raccogliere di tutto, a fare prove e assemblare. Alla fine ci siamo ricordati di una scultura di Humberto, che ha la forma di un serpente, e l’abbiamo abbinata al tipo di lavorazione della poltroncina vermelha. In pratica boa è l’amplificazione di vermelha.
Con cinque provette abbiamo realizzato un contenitore per fiori, saldandole insieme, ognuna con un’inclinazione diversa. Poi ci sono delle luci fatte con bambù, un materiale molto presente nel Brasile. Il cartone ondulato invece ci ha ispirato per una collezione di gioielli come anelli, braccialetti e simili, dove l’oro è formato a strati, come appunto il cartone ondulato.
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