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ProFuture, il progetto che valorizza le microalghe come ingrediente sostenibile

Un progetto europeo che unisce ricercatori e aziende sta studiando come produrre microalghe in modo sostenibile, per promuoverne l’uso a tavola come alimento nutriente e a basso impatto.

ProFuture, finanziato dall’Unione europea nell’ambito di Orizzonte 2020, rappresenta un’iniziativa all’avanguardia che mira a diversificare il nostro modo di pensare l’alimentazione e la sostenibilità. Il progetto pone l’accento sulle microalghe, organismi unicellulari fotosintetici simili a piante, fondamentali nelle catene alimentari e tra le forme di vita più antiche del nostro pianeta. L’obiettivo principale del progetto è esplorare e promuovere l’utilizzo delle proteine ricavate da questi organismi come componenti chiave per alimenti e mangimi innovativi.

Codium sp. algae, microalghe.
Le microalghe erano già note per le loro proprietà nutritive fin dai tempi degli Aztechi © iStock

Già note per le loro proprietà nutritive fin dai tempi degli Aztechi, le microalghe oggi rappresentano una soluzione efficace per rispondere alla crescente domanda di cibo a livello globale. Con la popolazione mondiale in ascesa, destinata a superare i nove miliardi entro il 2050, le microalghe si presentano come una soluzione sostenibile per sfamare efficacemente e in modo sostenibile un numero sempre maggiore di persone.

Innovazione e sostenibilità: il ruolo delle microalghe

Nonostante le loro dimensioni ridotte, le microalghe nascondono un potenziale enorme. Non solo sono una fonte ricca di proteine, vitamine, minerali e acidi grassi essenziali, ma offrono anche un’alternativa alimentare nutriente ed equilibrata all’alimentazione tradizionale. Questo le rende strumenti preziosi nella creazione di diete sostenibili. Alcune varietà, come la spirulina, sono già note per il loro alto valore nutritivo: il contenuto proteico della spirulina può arrivare fino al settanta per cento del suo peso secco, ben superiore al ventidue per cento della carne bovina.

Come sottolineato da Fabio Fanari, project manager di ProFuture: “Le microalghe potrebbero avere un impatto significativo sulla nostra dieta in futuro perché di fatto, soprattutto nei paesi asiatici, il loro consumo è ben consolidato da migliaia di anni. Il loro potenziale risiede nell’alto contenuto proteico e nel profilo amminoacidico completo comparabile a quello delle proteine animali. Inoltre, sono fonte di tutta una serie di composti bioattivi e antiossidanti, vitamine, minerali e acidi grassi polinsaturi (come omega 3 e omega 6) essenziali per la salute e il benessere fisico”.

Oltre ai benefici per la salute, le microalghe possono giocare un ruolo cruciale nella protezione del nostro Pianeta. A differenza dell’allevamento intensivo, che richiede ampi spazi e grandi quantità di acqua, le microalghe possono essere coltivate efficacemente in bioreattori verticali e comunque, come spiega Massimo Castellari, coordinatore del progetto ProFuture, richiedono poche risorse naturali, come luce solare, anidride carbonica o fonti di carbonio come il glucosio.

ProFuture è un progetto ampio e ambizioso che intende intervenire in tutti gli aspetti della filiera delle microalghe a partire dalla loro coltivazione fino al loro utilizzo nella formulazione di alimenti e mangimi innovativi.

Massimo Castellari, coordinatore del progetto ProFuture

Inoltre, il loro ciclo di crescita è incredibilmente veloce, con alcune specie che si duplicano in poche ore, e la loro capacità di prosperare anche in ambienti ostili le rende una scelta sostenibile in aree dove l’agricoltura tradizionale è impraticabile.

Un altro vantaggio importante è l’efficacia nella lotta ai cambiamenti climatici. Le microalghe sono capaci di assorbire grandi quantità di anidride carbonica a un ritmo molto più elevato rispetto alle piante terrestri: a seconda della specie, possono essere fino a cinquanta volte più efficienti nel catturare questo gas serra dall’atmosfera. Possono crescere anche in acqua salata o non potabile, trattando le acque reflue attraverso la loro capacità di filtrare composti organici e sostanze chimiche.

ProFuture: un progetto collaborativo

Coordinato dall’Istituto di ricerca e tecnologia agroalimentare (Irta) in Spagna, ProFuture si è sviluppato attraverso un approccio multidisciplinare che ha coinvolto un consorzio di trentuno partner europei, tra cui ricercatori, piccole e medie imprese e grandi aziende, tutti uniti nell’intento di sviluppare metodi di produzione sostenibili e commercializzabili di microalghe sia nel settore alimentare che in quello dei mangimi.

Microalghe in laboratorio.
ProFuture ha condotto ricerche in vari ambiti legati alla produzione e all’impiego delle microalghe © ProFuture

Nei quattro anni di ricerca (2019-2023), ogni partner si è occupato di portare il proprio know how nei vari settori di progetto: dagli studi per una coltivazione più sostenibile in termini di costi e di utilizzo di risorse alle tecniche di estrazione degli elementi nutritivi più efficienti, dagli studi di fattibilità per la produzione su scala industriale alle indagini sulla percezione dei consumatori, fino allo studio su come implementare le microalghe nell’alimentazione comune e in prodotti alimentari tradizionali per aumentarne il contenuto proteico e sostituire alcuni additivi alimentari.

Per esempio, alcuni partner industriali del consorzio di ricerca hanno sviluppato alimenti innovativi che vanno dalle italianissime tagliatelle vegane arricchite con spirulina alle salsicce tedesche vegane a base di clorella dorata fino ai prodotti da forno (grissini, cracker, crostini, muffin, brioche) arricchiti con tre diverse varietà di microalghe.

Gli insetti sono una fonte alternativa di proteine interessante per il futuro e, come le microalghe, hanno una storia di consumo ben consolidata fuori dal mondo occidentale. Gli studi di preferenza dei consumatori, tuttavia, evidenziano che, soprattutto in Italia, la volontà di provare cibi riformulati con le microalghe è significativamente più elevata.

Fabio Fanari, project manager di ProFuture

Come ha spiegato Fabio Fanari: “Grazie a Profuture sono stati implementati diversi perfezionamenti tecnologici orientati al miglioramento dell’efficienza e della sostenibilità del processo produttivo. Nuovi ceppi con caratteristiche organolettiche e funzionali differenti sono stati isolati e testati nella preparazione alimentare, come la Honey Chlorella vulgaris di colore giallo e contenuto proteico migliorato rispetto alla specie comune. Inoltre il progetto, che si è anche occupato della riformulazione alimentare, ha anche sottoposto gli stessi alimenti riformulati al giudizio di 750 consumatori europei, per conoscere la loro opinione riguardo all’utilizzo di questo ingrediente innovativo e disegnare le strategie di marketing del futuro”.

ProFuture e le sfide tecnologiche e di mercato

Nonostante i numerosi vantaggi, l’integrazione delle microalghe nella dieta quotidiana delle persone presenta ancora alcune sfide che vanno dal costo di produzione alla necessità di processi di coltivazione più efficienti fino alla percezione pubblica.

Some #microalgae species can grow in extreme conditions, such as volcanic hot springs! 🌋The latest #ProFutureEU press…

Posted by ProFuture on Wednesday, April 12, 2023

Il costo di produzione delle microalghe rimane relativamente alto rispetto alle fonti proteiche tradizionali ed è necessario superare le resistenze culturali relative al consumo di microalghe. Alcune indagini condotte nell’ambito del progetto hanno mostrato come per molte persone il concetto sia ancora nuovo e insolito e come esista una certa resistenza dovuta a preoccupazioni per il gusto e la qualità. Tuttavia, la crescente attenzione verso un’alimentazione sostenibile e salutare sta aprendo nuove porte per l’accettazione delle microalghe come superfood.

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