
Dalla spianata dove sorge la moschea Al-Aqsa è partita la scintilla che ora incendia l’intera regione. Una vecchia storia che si ripete.
Domenica delle Palme insanguinata: attentati vicino al Cairo e ad Alessandria contro le comunità copte. Il Papa: “Il Signore converta chi semina terrore”.
È una domenica delle Palme insanguinata, quella della folta comunità dei cristiani copti d’Egitto. Due bombe esplose durante la celebrazione della Messa, una vicino al Cairo, un’altra ad Alessandria, hanno provocato infatti diversi morti e molti feriti. La prima esplosione c’è stata nella cittadina di Tanta, a pochi chilometri dalla capitale, e ha provocato 26 morti e una settantina di feriti, secondo quanto riporta Al Arabyia. In chiesa a seguire la cerimonia c’erano circa duemila persone. La seconda è avvenuta poco più tardi, in quello che è a tutti gli effetti il più importante centro cristiano d’Egitto: in questo caso i morti sono 6, e anche qui i feriti sono circa 70. Non ci sono state rivendicazioni immediate.
Tra tre settimane Papa Francesco sarà in visita proprio in Egitto, e il pontefice nel corso dell’Angelus ha subito rivolto una preghiera per le vittime: “Al mio caro fratello, sua Santità Papa Tawadros II, alla Chiesa Copta e a tutta la cara nazione egiziana esprimo il mio profondo cordoglio, prego per i defunti e per i feriti, sono vicino ai familiari e all’intera comunità. Il Signore converta il cuore delle persone che seminano terrore, violenza e morte, e anche il cuore di quelli che fanno e trafficano le armi”.
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