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Anche in California si può scegliere un terzo genere per i documenti, oltre a maschio e femmina
Dal primo gennaio i californiani possono liberamente scegliere tra M, F o X sui propri documenti, senza bisogno di presentare un certificato medico.
Il 2019 sarà davvero, per molti californiani, l’anno del cambiamento. Chiunque non si identifichi nel genere maschile o femminile, infatti, dal primo gennaio può scegliere una terza opzione sul certificato di nascita, sulla carta d’identità e sulla patente. Di questa novità beneficeranno, si stima, circa 54.600 persone tra coloro che presentano tratti d’intersessualità, genderqueer e transgender.
Chiunque in California potrà scegliere la terza opzione
I primi sono individui nati con apparato riproduttivo e/o caratteri sessuali secondari che non sono definibili come esclusivamente maschili o femminili. Anche la Germania ha approvato ad inizio anno una legge che ne riconosce l’esistenza per cercare di lenire le sofferenze che provano fin da piccoli, quando spesso i genitori decidono di sottoporli ad interventi chirurgici per “cancellare ogni ambiguità”.
In California non è necessario presentare un certificato medico per beneficiare della nuova opzione, pertanto anche i genderqueer, che non si riconoscono nel binarismo uomo/donna, la possono scegliere. I transessuali, invece, saranno liberi di cambiare sesso sulla propria carta d’identità.
“I’m glad that finally non-binary people are recognized, that we exist.” ?? #nonbinary #genderqueer #California https://t.co/LT9l06ST3w
— It Gets Better (@ItGetsBetter) 3 gennaio 2019
Nonostante tutto, gli Stati Uniti si colorano sempre più d’arcobaleno
“Siamo sempre esistiti… Ora la gente comincia ad accorgersi di noi. Abbiamo l’opportunità di vivere in modo un po’ più autentico”, confida Nazanin Szanto, genderqueer, al quotidiano britannico Guardian. Anche nell’Oregon, nel Maine, nello stato di Washington, nella città di New York e nella capitale i documenti garantiscono il riconoscimento del terzo genere. “È giusto. Sono davvero curiosa e impaziente di vedere cosa succederà ora… Spero che tutti seguano l’esempio della California”, sono le parole di Char Crawford, residente a San Francisco.
Probabilmente ci vorrà ancora del tempo per assistere all’apertura da parte degli stati più conservatori, ma in generale queste leggi sono passi avanti da non sottovalutare in un paese dove, nonostante Donald Trump volesse cancellare il diritto di essere transessuale, oltre 240 membri della comunità Lgbt sono risultati vittoriosi alle elezioni di metà mandato. Sembra che il cambiamento non sia solo sulla carta ma cominci, piano piano, a farsi largo nel cuore delle persone.
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