Per mitigare i cambiamenti climatici e adattarsi ai loro impatti servono fondi. Alla Cop29 i Paesi sono molto distanti su quanto e chi debba pagare.
Cambiamenti climatici e calamità naturali. Qual è il ruolo delle assicurazioni?
In un pianeta in mutamento, dove calamità e disastri naturali sono più frequenti e più intensi, il mondo assicurativo si interroga sulla prevenzione e mitigazione dei rischi.
I numeri non lasciano spazio a dubbi. Basta leggere l’ultimo report di Agire (Agenzia italiana risposte emergenze), che raccoglie i disastri naturali del 2013 in cifre: “Si sono registrate 330 catastrofi naturali che hanno colpito oltre 96 milioni di persone, causando 21.600 morti e danni per un ammontare complessivo di 118,6 miliardi di dollari. La Cina, gli Stati Uniti, le Filippine, l’Indonesia e l’India sono i cinque Paesi più colpiti, in particolare la Stato cinese ha subito, solo lo scorso anno, ben 42 catastrofi naturali”.
E’ evidente che in un mondo in mutamento, la capacità di risposta alle calamità di istituzioni, enti e popolazione è fondamentale per mitigare gli effetti spesso devastanti di alluvioni, siccità, incendi e uragani. Si tratta di una questione etica, economica e ambientale che l’intera collettività deve affrontare.
Per questo il mondo assicurativo si interroga sul ruolo da ricoprire nella prevenzione e nella mitigazione dei rischi. Tanto più che proprio la Commissione europea ha chiesto alle assicurazioni di aumentare la presenza nel mercato italiano.
Lo sa bene il Gruppo Unipol, che da anni riflette sul ruolo che il mondo assicurativo ricopre “nell’ambito della funzione sociale che svolge nei riguardi della società, trasferendo il rischio da soggetti deboli ad altri tecnicamente più attrezzati. Inoltre le compagnie assicurative possono alleviare il peso del costo legato agli eventi catastrofali a carico esclusivamente dello Stato, e quindi della comunità che, in ultima istanza, paga tali costi”.
Il tema verrà affrontato e approfondito in occasione della festività del 1 novembre nell’evento che si terrà al C.U.Bo, Centro Unipol Bologna, Piazza Viera de Mello, 3. Uno spazio aggregativo multimediale del Gruppo attraverso il quale raccontare storia, identità e valori che contraddistinguono l’attività assicurativa e bancaria del nostro GruppoCubo di Bologna. L’incontro “Ascoltiamo il pianeta”, sarà aperto a tutti per comprendere le calamità naturali e lavorare sulla prevenzione dei rischi. Ospiti saranno i rappresentanti del mondo scientifico, delle istituzioni e del gruppo assicurativo Unipol. Un dibattito sempre più acceso, al quale tutti i cittadini sono chiamati a partecipare.
Immagine di copertina: © Care/Ami Vitale
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