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Una mostra-spettacolo per perdersi nel blu di Marc Chagall, il pittore bielorusso naturalizzato francese che incanta con le sue figure fluttuanti e sognanti. Al Museo della Permanente a Milano.
La mostra-spettacolo Chagall. Sogno di una notte d’estate è l’occasione per scoprire le opere e la vita di Marc Chagall: il pittore bielorusso che visse molti anni in Francia viene raccontato grazie a questo nuovo mezzo espressivo sempre più gradito ai visitatori, meno ai critici. Un viaggio nel colori e nelle atmosfere sognanti di un artista che racconta il suo paese d’origine, l’amore e il sogno. Dal 14 ottobre 2017 al 4 febbraio 2018 al Museo della Permanente di Milano.
Non sarà la solita mostra immersiva, una delle tante che ormai affollano i musei e gli spazi espositivi non solo italiani. È definita, invece, come una mostra-spettacolo: 12 macro sequenze che raccontano la vita e l’arte di Chagall accompagnate dalla colonna sonora appositamente composta da Luca Longobardi. Giunge a Milano dopo il grande successo avuto in Francia, dove è stata prodotta da Culturespaces a Carrières de Lumières, in Provenza, attraendo oltre 500mila visitatori.
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E ciò che ha molto successo non si cambia. Per chi non ha mai visitato una mostra simile, funziona così: non ci sono opere dell’artista, quelle originali almeno, ma vengono proiettate sulle pareti del luogo, quindi si toccano, ci si cammina e ci si sdraia anche sopra. Con una regia e un montaggio ben fatti – in questo caso curati da Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Massimiliano Siccardi – è come essere per qualche minuto immersi nell’arte di Chagall, sentirsi protagonisti delle sue tele che sono divenute immagini mobili e musica. Per qualcuno questo è un modo per capire meglio un artista, per altri uno spettacolo un po’ effimero ma di sicuro effetto.
Se questa è una forma di fruizione dell’arte accessibile a tutti o un modo in cui l’arte perde la sua unicità, è difficile dirlo. Quel che è certo è che il pubblico ama questo nuovo approccio. La mostra-spettacolo permette, infatti, a un nuovo pubblico di avvicinarsi all’arte seppur nella sua tecnologica e non originale riproduzione. La speranza è che chi rimane stupito, meravigliato e affascinato da un’immagine proiettata senta poi il desiderio di visitare una mostra in cui vengono esposti “veri” Chagall, dove cogliere il tipo di pennellata, i reali colori utilizzati, la forza che solo una tela trasmette.
Moishe Segal, Mark Zacharovič Šagal, Marc Chagall, tre nomi per la stessa persona: il pittore russo, naturalizzato francese che visse quasi un secolo (1887-1985) e nelle sue tele ha raccontato molto della sua infanzia, del suo amore per la prima moglie Bella, della sua terra natale.
Tutte le sue opere sembrano le illustrazioni di sogni popolati da personaggi e animali realmente esistiti e conosciuti nei suoi primi anni trascorsi in Russia. Le figure sembrano perdere i contorni, mischiarsi con lo sfondo, diventare incerte e pronte a scomparire come i sogni. I colori sono forti e brillanti e raccontano essi stessi lo stato d’animo di Chagall.
In una delle sue opere più note, La passeggiata, ci sono molti dei temi trattati dal pittore: la gioia che scaturisce dall’amore è evidente nei volti dei due protagonisti, sia di Marc sia di Bella, che ridono spensierati. Lei prende il volo dalla felicità e lui deve tenerla per mano per averla accanto a sé: la forza dell’amore può arrivare a fare questo. Il paesaggio è quello russo dell’infanzia di entrambi, ma è reso come fosse quello di una fiaba.
Chagall attraversò molti cambiamenti e correnti che caratterizzarono la fine dell’Ottocento e quasi tutto il Novecento ma il suo stile, pur percependo ciò che accadeva nel mondo, rimase unico e caratteristico. Tra fauvismo o tachisme (tache significa macchia) l’autore ha comunque mantenuto una cifra inconfondibile sia per tematiche sia per realizzazione pittorica e scelta delle tinte.
La mostra è aperta a Milano al Museo della Permanente in via Turati 34 tutti i giorni dalle 09:30 alle 19:30, il biglietto costa 13 euro.
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