Clima, in Corea del Sud genitori e bambini fanno causa al governo

Decine di genitori e bambini (uno di loro ancora in gestazione) hanno fatto causa al governo della Corea del Sud per inazione climatica.

  • Un gruppo di genitori e bambini ha denunciato il governo della Corea del Sud per inazione climatica.
  • Si ritengono insufficienti gli obiettivi climatici decisi dal governo di Seul.
  • Secondo chi ha dato vita all’azione legale si tratta di una violazione dei diritti umani.
  • A decidere sarà la Corte costituzionale, la cui sentenza è attesa entro la fine dell’anno.

Lee Dong-hyun, cittadina della Corea del Sud, è madre di Choi Hee-woo. Assieme a numerose altre persone hanno deciso di trascinare in tribunale il loro governo, reo dal loro punto di vista di non aver agito in maniera sufficiente per tutelare le future generazioni di fronte alle minacce poste dai cambiamenti climatici. Particolarità: Choi, quando l’azione legale è stata avviata, non era ancora nato. Era ancora in gestazione e aveva appena 20 settimane.

62 persone hanno depositato la denuncia, molti dei quali bambini

Si tratta del primo caso giudiziario di questo tipo nella nazione asiatica. L’obiettivo delle 62 persone, tra le quali molti bambini, che hanno deciso l’iniziativa è di provare che gli obiettivi climatici troppo poco ambiziosi decisi dal governo di Seul rappresentano una violazione dei diritti umani. Ove questi ultimi sono garantiti dalla Costituzione sudcoreana.

I genitori e i bambini che hanno dato vita alla causa
I genitori e i bambini che hanno dato vita alla causa © Anthony Wallace/Afp/Getty Images

In particolare, genitori e bambini ritengono che la loro nazione debba fare di più rispetto a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra del 40 per cento, di qui al 2030, rispetto ai livelli del 2018. Si tratta di un calo potenziale pari a 290 milioni di tonnellate. A tale obiettivo si aggiunge quello di raggiungere il net zero entro la metà del secolo, ovvero l’azzeramento delle emissioni nette. Il che implica un calo del 5,4 per cento all’anno.

La sentenza della Corte costituzionale della Corea del Sud attesa entro fine anno

La Corea del Sud, d’altra parte, è il secondo paese del G20 in termini di emissioni pro-capite. È inoltre una nazione particolarmente ricca, fortemente sviluppata dal punto di vista tecnologico. Ciò nonostante, appare ancora molto indietro nella transizione ecologica, in particolare per quanto riguarda la produzione di energia.

Secondo Lee Dong-hyun, si tratta di un punto di vista che non potrà che essere condiviso dalla Corte costituzionale. Quest’ultima dovrebbe pronunciare una sentenza entro la fine dell’anno su tale azione, assieme ad altre quattro simili che sono state depositate nello steso momento.

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