Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
Come faremo il pieno alle auto? European Mobility Week
Oggi, come ogni anno, la European Mobility Week si propone di suscitare riflessioni e dibattiti in tutti i paesi europei, cercando di incoraggiare i cittadini a usare i mezzi pubblici, le biciclette, ad andare a piedi e a prendere in considerazione tutte le alternative più moderne e intelligenti per spostarsi, cercando di inquinare sempre meno.
Oggi, come ogni anno, la European Mobility Week si propone di suscitare riflessioni e dibattiti in tutti i paesi europei, cercando di incoraggiare i cittadini a usare i mezzi pubblici, le biciclette, ad andare a piedi e a prendere in considerazione tutte le alternative più moderne e intelligenti per spostarsi, cercando di inquinare sempre meno. Ma la svolta industriale verso i veicoli del futuro è già in corso. Tutti i più grandi gruppi automobilistici hanno in produzione auto ibride, dalle utilitarie ai Suv, mentre sono già in commercio in Italia nove diversi modelli elettrici e almeno altri otto lo saranno entro i prossimi due anni. Le sfide tecniche sono tutt’altro che vinte: non che i nuovi veicoli siano più complessi, anzi ad esempio quelli elettrici sono meccanicamente più semplici di quelli con i motori a scoppio perché non hanno né il cambio, né pistoni o bielle. Ma le soluzioni riguardanti autonomia, peso, distribuzione delle colonnine di rifornimento, prese standard per la ricarica e il costo del litio per le batterie (che possono arrivare al 50% del prezzo del veicolo) sono ancora incerte. Ecco quali sono le scelte già oggi più praticabili e quali lo saranno nel prossimo futuro.
L’auto più leggera
Il governo americano ha stretto un accordo con 13 costruttori automobilistici per obbligarli a raddoppiare da qui al 2025 l’efficienza energetica dei loro prodotti. Per adeguarsi ai limiti di consumo imposti da Barack Obama la strategia è aumentare l’elettronica e diminuire il peso. La Ford nella sua Fusion S ha rimpiazzato molte parti di acciaio con alluminio e magnesio. Nel modello 2013 della Malibu, Chevrolet ha calcolato i seguenti risparmi: arrotondamento spigoli anteriori 0,18 km/l; sostituzione ruota di scorta con sistema gonfiaggio 0,18 km/l; fondo piatto 0,18 km/l; nuova calandra per raffreddare meglio il motore 0,12 km/l; motore eAssist 2 km/l.
L’auto ibrida
La prima auto ibrida fu la piccola coupé Honda Insight, nel 1999, seguita a ruota dalla prima generazione di Toyota Prius. Oggi i modelli sul mercato sono molti. In questo genere di vetture il motore elettrico aiuta in accelerazione quello a benzina o gasolio, abbassando i consumi fino al 20% in città (trascurabili i risparmi in autostrada). Le batterie si ricaricano in frenata. Le “full hybrid” consentono di percorrere in modalità elettrica alcuni chilometri, a bassa andatura.
L’auto ibrida plug-in
È un’evoluzione che Toyota sta per inaugurare nel 2012 sulla Prius, seguita a breve da Volvo V60 e Bmw serie 5: si va sempre con il motore a scoppio, ma un pacco batterie più consistente, ricaricabile anche dalle colonnine o dalle prese di corrente nel box di casa, aumenterà l’efficienza generale consentendo alla vettura di percorrere una ventina di chilometri con la sola propulsione elettrica.
L’auto elettrica range extended
Qui – ad esempio nella Chevrolet Volt e nell’Opel Ampera – la trazione è totalmente elettrica, silenziosa: il piccolo motore a benzina a bordo non serve più per far andare le ruote, ma solo come generatore per ricaricare le batterie a bordo. Le quali contengono energia per 60 – 90 km, dopodiché o ci si ferma ad attaccare la spina, o si prosegue per 500-600 km grazie all’elettricità generata dal motore.
L’auto 100% elettrica
Batterie e motore elettrico, niente più combustibili fossili: ecco la quintessenza di Nissan Leaf, Tesla Roadster, le tre sorelle Citroen C-Zero, Peugeot Ion e Mitsubishi I-Miev, Smart Ev e dell’intera gamma Renault (Fluence, Kangoo e Twizy, tutte con batterie solo a noleggio). Sono già in commercio, con prezzi un po’ alti (da 20 a 35mila euro) e autonomia di poco più di 150 km. Ma la soddisfazione è al 100%.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’Italia dell’auto vista dalla Cina? “Un meraviglioso Paese”. Il colosso cinese Chery approda in Italia. E mentre l’Europa riscopre il protezionismo, marchi (per ora) sconosciuti tessono alleanze strategiche.
La prima Alfa Romeo elettrica della storia punta tutto sul piacere di guida. Non è ancora l’addio ai fossili, ma per il marchio è una svolta epocale.
La Mini più grande della storia per la prima volta anche elettrica. La Countryman punta così a conquistarsi un ruolo di auto per la famiglia. Vediamo con che esito.
Dopo il trasloco del 2024 da Roma a Misano, il prossimo anno la Formula E non farà alcuna tappa nel nostro paese. È un addio o un arrivederci?
Le ibride nel mese guadagnano 5,4 punti e superano il 40% di share. Piacciono soprattutto suv e crossover, con Nissan Quashqai sul secondo gradino del podio; cosa offre il nuovo modello.
Chiamatele giardinette, familiari o shooting brake. Alternative a suv e crossover, cresce l’offerta di station wagon elettriche che uniscono praticità, stile ed efficienza. Come la Bmw i5 Touring
La mobilità elettrica sempre più una scelta strategica anche per le piccole imprese. Oltre ai vantaggi ambientali e i minori costi operativi, crescono i servizi offerti dai costruttori. Ultimo esempio quello di Ford.
I fondi per le auto elettriche sono terminati in meno di un giorno. Cresce l’interesse degli italiani ma in molti sono rimasti tagliati fuori dalla misura.