Salerno Editrice, I sostenibili- Magma, Roma 2008
Si parte da una situazione apparentemente normale. Una famiglia
piccolo borghese. Tante certezze. Certezze di carta, si
scoprirà.
Certe situazioni si sentono solo al telegiornale, sembrano sempre
tanto lontane da noi. Invece, niente è mai troppo lontano. E
Paola Musa mettendo in scena un dramma familiare e sociale ce lo
dimostra alla perfezione.
La storia racconta di Anna e della piccola figlia Aurora, che a
causa di un marito-padre inetto, alcolizzato e violento, si
ritrovano a vivere da un giorno all?altro sulla loro auto in una
baraccopoli.
E così, l?esistenza apparentemente normale viene scossa,
turbata e scombinata. Drasticamente cambiata.
Inevitabilmente tutto viene messo in discussione, in prima istanza
il rapporto tra madre e figlia.
Anna e Aurora si troveranno a fare i conti con nuovi lati dei
loro caratteri. Si confronteranno poi con altre persone, nuove
situazioni, nuove facce, nuove espressioni. Non più i
canonici vicini di casa, ma i nuovi condòmini, coloro che
condividono la loro stessa esperienza di nuovi poveri.
Un libro scritto davvero bene con i toni della realtà,
dove pensieri e condizioni fluiscono schietti tra le pagine.
Essenziale e scarno, questo romanzo ben convoglia le sensazioni di
ruvidezza e di durezza di alcuni contesti. A tratti veramente
amaro, ma sicuramente vero.
Una storia di coraggio, di tenacia. Ma anche di speranza e di
solidarietà. Una storia da leggere, per riflettere sulla
nostra società e sulla nostra fragilità e
instabilità.
Silvia Passini
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