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Prende il via la trentesima edizione del Salone del libro di Torino, dal 18 al 22 maggio. C’è anche spazio per i cambiamenti climatici, un tema spesso ignorato dalla letteratura.
Un’edizione ricca d’incontri e spunti la trentesima edizione del Salone del libro di Torino che si tiene dal 18 al 22 maggio. Le porte del Lingotto Fiere, con i suoi 11mila metri quadrati dedicati, il 10 per cento in più dello scorso anno, ospitano complessivamente 1.060 case editrici e un programma di circa 1.200 appuntamenti. La quantità non può ovviamente sostituire la qualità e l’aspettativa è grande, così come la fiducia nella riuscita di questa trentesima edizione del Salone internazionale del libro.
“Oltre il confine” è il filo conduttore che attraversa tutte le sezioni e che è stato magistralmente rappresentato da Gipi nella locandina. L’immagine di un libro che scavalca un muro e che di questi tempi non è certo un’immagine neutrale, come ha sottolineato il direttore editoriale Nicola Lagioia che descrive altrettanto magistralmente l’illustrazione, non tradendo la sua natura di scrittore: “Non è un’immagine oleografica, perché la cultura – chi la intende come la intendiamo noi – non è un oggetto da mettere in vetrina ma una forza viva, trasformativa, che modifica il paesaggio circostante, che qualche volta cambia addirittura le carte in tavole, o le regole del gioco, che non ti lascia come ti aveva preso, che ti consente di fare esperienza”.
Nel palinsesto dell’edizione numero 30 un programma più internazionale del passato con scrittori di culto che aiutano a superare i confini.
Le sezioni sono tante. Quella di punta è Another side of America, che cerca di indagare sulla vera vocazione degli Stati Uniti e di esplorare l’altro lato dell’America con scrittori, giornalisti, musicisti, artisti e editori. Ci solo poi le sezioni Solo noi stesse dove s’incontrano le donne che stanno cambiando il mondo attraverso un percorso tra realtà e letteratura, L’età ibrida che indaga il rapporto fra scienza e discipline umanistiche in un’età in cui all’uomo sono attribuite le principali modifiche territoriali e climatiche.
E ancora Il futuro non crolla che porta al Salone le storie e i racconti di chi c’era durante il terremoto del Centro Italia, Gastronomica un progetto culturale nuovo in cui la “bibliodiversità” si sposa con la biodiversità per riconsiderare il valore del cibo riportandolo alla sua dimensione primaria e genuina, Match. Letteratura vs Arte un palinsesto d’incontri in cui si schierano in campo i due avversari per antonomasia, arte e letteratura, per andare oltre il confine abbattendo le barriere di genere, sconfinando in territori considerati invalicabili e Romanzi Impossibili un percorso alla scoperta dei libri che creano vertigini.
Le sezioni però non sono finite e oltre agli eventi ospitati al Lingotto, il Salone popolerà l’intero territorio cittadino con il programma del Salone Off: concerti serali, i reading di “Festa Mobile”, le “Narrazioni Jazz”.
Quest’anno inoltre c’è un’isola del silenzio, un’istallazione in legno di abete di 42 metri quadrati a forma di parallelepipedo, un luogo dove ascoltare il silenzio. La struttura è rivestita in materiali rinnovabili isolanti e fonoassorbenti che assicurano lo stacco dal mondo esterno. Per assicurarsi l’ingresso bisogna dotarsi della banconota da 10 minuti di silenzio di cui ne sono state stampate 30mila pezzi. Nella stanza del silenzio sono disponibili anche i silent book di Suzy Lee, autrice coreana che porta al Salone il suo nuovo libro Linee. Dopo il Salone la struttura resta a Torino, ma è probabile che faccia un viaggio a Milano per la nuova edizione di BookCity.
Qui riportiamo qualche appuntamento da non perdere, mentre il programma completo è consultabile sul sito ufficiale del Salone del libro.
Parleranno due scrittrici argentine, Elsa Osorio e Maria Teresa Arduetto, quest’ultima protagonista di alcuni incontri anche giovedì. Entrambe le scrittrici appartengono alla stessa generazione da cui proveniva la maggioranza dei trentamila desaparecidos vittime del regime di Jorge Rafael Videla e nei loro romanzi fanno ancora i conti con la propria storia e quella del proprio Paese.
Gli appuntamenti sono Luis Sepúlveda dialoga con Elsa Osorio. Autrice di Doppio fondo e Dall’Argentina Maria Teresa Andruetto.
Nel nuovo romanzo di Elsa Osorio si fondono le testimonianze di alcune tra le pagine più cupe della storia sudamericana e la tradizione di genere noir. In Doppio fondo il corpo di una donna rinvenuto morto sulla costa, nei pressi di un villaggio francese, svela alla giornalista che indaga sul caso una strana ricorrenza di morti per annegamento, che iniziano con i “voli della morte” della dittatura argentina.
In Lingua madre di Marìa Teresa Andruetto, un secolo di storia argentina passa attraverso le lettere scritte dalle donne di una famiglia.
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