La Cop28 è finita, ma bisogna essere consapevoli del fatto che il vero test risiede altrove. Dalla disinformazione al ruolo delle città, ciò che conta avviene lontano dai riflettori.
Firmato un piano mondiale per garantire la salute pubblica. Unfccc e Oms insieme alla Cop 23 di Bonn
Oms e Unfccc hanno siglato alla Cop 23 di Bonn un Protocollo d’intesa per cooperare in materia di tutela della salute di fronte alle mutazioni del clima.
Unire le forze al fine di rispondere in modo efficace all’impatto che la crescita della temperatura media globale avrà sulla salute della popolazione mondiale. Il tutto aiutando le singole nazioni (in particolare quelle più vulnerabili) ad adottare i provvedimenti necessari. È questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa firmato dall’Organizzazione mondiale della Sanità e dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) nel corso della Cop 23 di Bonn.
UN Climate Change and World Health Organization @WHO team up to protect #health from climate change at #COP23 https://t.co/d4BYL4JxkH #GlobalGoals #ClimateAction pic.twitter.com/rxm51MMhXH
— UN Climate Change (@UNFCCC) 12 novembre 2017
“La protezione della salute è un pilastro dello sviluppo sostenibile”
Oms e Unfccc puntano in questo senso a vigilare affinché “tutti gli stati che attualmente risultano dotati di strutture sanitarie insufficienti possano ricevere un sostegno adeguato per proteggere i loro abitanti e rafforzare la loro resilienza di fronte alle minacce incombenti”. Non a caso, il Protocollo riconosce che “la protezione e il miglioramento della salute pubblica costituiscono un pilastro dello sviluppo sostenibile”. “Sono particolarmente felice del fatto che la collaborazione tra i nostri due istituti possa fare un salto di qualità, spingendoci ancor di più verso l’azione. L’Accordo di Parigi richiede che si uniscano tutte le forze al fine di tutelare la salute della popolazione mondiale”, ha commentato Patricia Espinosa, segretaria esecutiva dell’Unfccc.
La dirigente ha ricordato inoltre come per molte persone i rischi sanitari siano già aumentati a causa dei cambiamenti climatici: “Dall’inquinamento alle ondate di caldo eccezionale, dalla contaminazione delle fonti di acqua potabile agli eventi meteorologici estremi: numerosi fenomeni colpiscono già in tutto il mondo”. Le due organizzazioni hanno sottolineato, in questo senso, il fatto che a causa delle mutate condizioni del clima si potrebbero registrare circa 250mila morti in più ogni anno tra il 2030 ed il 2050, rispetto ai livelli attuali. Malnutrizione, diarrea e malaria rappresenteranno alcune delle principali cause dei nuovi decessi.
Protecting health from climate change: UNFCCC, WHO team up – https://t.co/XEVYQPhWwK pic.twitter.com/536Exe9uRA
— EnviroNews (@EnviroNewsnaija) 12 novembre 2017
Oms e Unfccc coinvolgeranno professionisti della salute, politici e società civile
Il nuovo Protocollo, hanno aggiunto Oms e Unfccc, punta ad offrire un quadro comune per una collaborazione strategica. Verrà rafforzata così la capacità di mobilitazione, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Saranno forniti consigli sui rischi sanitari e promosse iniziative di mitigazione e adattamento, coinvolgendo i decisori politici, i professionisti della salute e la società civile. Le due organizzazioni hanno infine promesso che i progressi che saranno via via realizzati in ciascuna nazione verranno monitorati e misurati, al fine di consentirne una continua valutazione.
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