
Centinaia di aerei militari israeliani hanno bombardato siti militari e nucleari dell’Iran. Netanyahu ha detto che l’operazione sarà lunga e ora si attende la risposta dell’Iran.
Si è chiuso in anticipo e con un nulla di fatto l’incontro in Vietnam fra Donald Trump e il presidente della Corea del Nord Kim Jong-un. Il politico americano non è riuscito a far firmare al leader coreano un accordo che avrebbe portato alla denuclearizzazione dello stato asiatico. Nonostante le parole distensive di Trump, l’assenza
Si è chiuso in anticipo e con un nulla di fatto l’incontro in Vietnam fra Donald Trump e il presidente della Corea del Nord Kim Jong-un. Il politico americano non è riuscito a far firmare al leader coreano un accordo che avrebbe portato alla denuclearizzazione dello stato asiatico. Nonostante le parole distensive di Trump, l’assenza di un’intesa ha reso vane le speranze del presidente americano che sognava di uscire dall’incontro come un portatore di pace e stabilità. Missione fallita.
L’incontro di Hanoi si sarebbe dovuto concludere con una stretta di mano fra Kim e Trump e con una conferenza stampa in stile vittorioso del magnate americano. Questo non è stato possibile perché i due leader non hanno raggiunto un punto di incontro: Trump voleva che la Corea del Nord rinunciasse alle sue testate nucleari (che si pensa siano fra le 20 e le 65 unità), ma per fare ciò Kim Jong-un pretendeva che ogni sanzione economica contro lo stato da lui presieduto fosse cancellata. Una richiesta troppo alta per gli Stati Uniti che, come affermato dallo stesso Trump, hanno preferito abbandonare il tavolo dato che “a volte bisogna andare via”.
In ogni caso entrambi i leader hanno parlato di “incontro positivo” e, anche se non è stato fissata la data di un nuovo summit, è possibile che ora le diplomazie delle due nazioni lavorino nell’ombra per raggiungere l’obiettivo. Lo stesso Kim Jong-un ha riferito: “Non sarei qui se non avessi intenzione di denuclearizzare la Corea del Nord”.
All false reporting (guessing) on my intentions with respect to North Korea. Kim Jong Un and I will try very hard to work something out on Denuclearization & then making North Korea an Economic Powerhouse. I believe that China, Russia, Japan & South Korea will be very helpful!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) February 27, 2019
Una volta tornato alla Casa Bianca, Trump dovrà fare i conti non solo con le accuse appena arrivate dal suo ex avvocato Michael Cohen, ma anche con le critiche dei quotidiani americani. Secondo molti dei quali gli incontri con Kim rappresenterebbero per il miliardario americano soltanto un’occasione per farsi pubblicità. I commentatori dei giornali statunitensi meno vicini al presidente si sono inoltre lanciati in battute sul fatto che Trump sia “finalmente andato in Vietnam” (in gioventù evitò la leva militare quando c’era la guerra in Vietnam adducendo un presunto problema di sperone calcaneare) e altri hanno ironizzato che per l’autore di un libro intitolato “L’arte di fare affari“, la mancata intesa con Kim rappresenti una dimostrazione delle sue scarse capacità.
#UPDATE Trump departs Vietnam after US-North Korea nuclear summit with Kim ends abruptly without a deal https://t.co/o5TF09QYu1 pic.twitter.com/sRVomcA1ad — AFP news agency (@AFP) 28 febbraio 2019
Il mancato accordo, oltre ad essere stato un fallimento per Trump che sperava di poter ottenere consensi dimostrando di aver ammansito quello che è stato presentato in patria come un despota pericoloso, ha causato problemi anche in Corea del Sud. Il presidente Moon Jae-in ha cancellato la conferenza stampa nella quale avrebbe dovuto commentare un nuovo passo avanti nel complesso percorso di pace con la Corea del Nord. Il processo potrebbe al contrario essere lungo, nonostante i grandi passi avanti compiuti soltanto pochi mesi fa da Pyongyang e Seul.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Centinaia di aerei militari israeliani hanno bombardato siti militari e nucleari dell’Iran. Netanyahu ha detto che l’operazione sarà lunga e ora si attende la risposta dell’Iran.
Nuovo grande passo in avanti nel processo di pacificazione internazionale: Donald Trump e Kim Jong-un si incontreranno entro la fine di maggio.
La Corea del Nord ha fatto partire un altro missile dalla periferia di Pyongyang, che ha sorvolato il Giappone prima di terminare la sua corsa nel Pacifico.
Una serie di operazioni anti-immigrazione hanno causato proteste a Los Angeles. Donald Trump ha risposto con l’invio dell’esercito, alzando la tensione.
A bordo della Madleen, gestita dalla Freedom Flotilla Coalition, c’erano pacchi di aiuti umanitari e l’attivista Greta Thunberg. L’equipaggio è in stato di fermo in Israele.
La misura è stata annunciata il 4 giugno dal presidente Trump. Per l’Onu è un provvedimento discriminatorio e che suscita preoccupazioni.
La Sierra Leone è uno degli stati africani più esposti al rischio di carestie e calamità naturali. Anche a causa della deforestazione, fenomeno che l’Occidente sembra voler ignorare.
Dall’Unione europea al Regno Unito, passando per il Canada, crescono le misure diplomatiche contro Israele. Che però va avanti con il genocidio a Gaza.
Dall’Africa all’Amazzonia, con un bianco e nero più vivo di ogni colore ha raccontato bellezze e fragilità del mondo. E dell’uomo che ci si muove dentro.