L’amministrazione Usa ha sospeso le domande per l’immigrazione delle persone provenienti da 19 paesi. Nel frattempo vanno avanti le retate nelle città.
Nuovo grande passo in avanti nel processo di pacificazione internazionale: Donald Trump e Kim Jong-un si incontreranno entro la fine di maggio.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha accettato di incontrare il suo omologo della Corea del Nord, Kim Jong-un, in un incontro che dovrebbe essere organizzato entro la fine del prossimo mese di maggio. Si tratta di un annuncio del tutto inatteso: fino a qualche mese fa nessuno avrebbe considerato infatti possibile tale ipotesi, frutto anche del riavvicinamento spettacolare tra Pyongyang e la Corea del Sud.
Kim Jong Un talked about denuclearization with the South Korean Representatives, not just a freeze. Also, no missile testing by North Korea during this period of time. Great progress being made but sanctions will remain until an agreement is reached. Meeting being planned!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 9 marzo 2018
A rendere nota la volontà di Trump di incontrare il leader nordcoreano è stato Chung Eui-yong, consigliere nazionale alla Sicurezza del governo di Seul, in visita a Washington dopo aver a sua volta incontrato Kim. Lo stesso membro dell’esecutivo sudcoreano aveva annunciato in precedenza l’apertura del Nord ad una possibile “denuclearizzazione” del proprio arsenale militare, “a condizione che sia garantita la sicurezza nazionale”.
La data e il luogo del summit Trump-Kim restano ancora da decidere, ha spiegato la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders. Nel frattempo, il leader comunista ha confermato che non effettuerà alcun nuovo test missilistico o nucleare e – ha aggiunto ancora Chung – “ha compreso che le esercitazioni militari di routine congiunte tra Corea del Sud e Stati Uniti dovranno continuare”.
Donald Trump ha commentato l’evoluzione nelle relazioni con la nazione asiatica con un tweet: “Kim Jong-un ha parlato di denuclearizzazione con i rappresentanti della Corea del Sud, non di una semplice sospensione del programma. Si tratta di grandi passi in avanti, ma le sanzioni verranno mantenute finché non sarà siglato un accordo. Stiamo pianificando il summit”.
Anche il primo ministro del Giappone Shinzo Abe ha accolto con favore la notizia: “Sono particolarmente felice di questo cambiamento di rotta da parte della Corea del Nord”, ha spiegato. Il leader nipponico incontrerà Trump nei prossimi mesi a Washington.
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