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Con una sentenza storica la Corte costituzionale ha sancito che tutte le vittime di violenza possono ricorrere all’assistenza legale gratuita, grazie al patrocinio a spese dello Stato.
Tutte le vittime di violenza in Italia potranno avere accesso all’assistenza legale gratuita. È quanto sancito dalla Corte costituzionale italiana l’11 gennaio 2021 con una sentenza storica. L’obiettivo è quello di sostenere tutte le vittime di qualsiasi reato di violenza (violenze contro le donne, violenze domestica, violenze sui minori), a prescindere dalla situazione economica, e incentivare le denunce.
La sentenza, la prima del 2021 e redatta dal neopresidente della Corte Giancarlo Coraggio, arriva in seguito a una questione sollevata nel 2019 dal gip del tribunale di Tivoli riguardo la legittimità costituzionale dell’automatica ammissione alle spese da parte dello Stato delle persone vittime di violenza.
La risposta contenuta nella nuova sentenza spiega come l’automatica ammissione “non appare né irragionevole né lesiva del principio di parità di trattamento, considerata la vulnerabilità delle vittime oltre che le esigenze di garantire al massimo il venire alla luce di tali reati”.
Tutte le vittime, quindi, potranno accedere alle spese legali che saranno coperte dal patrocinio a carico dello Stato, senza essere soggette a decisioni in base a parametri economici e, tantomeno, alla discrezionalità del giudice.
Vogliamo approntare un sistema più efficace per sostenere le vittime, agevolandone il coinvolgimento nell’emersione e nell’accertamento dei reati
“Nel nostro ordinamento giuridico e specialmente negli ultimi anni è stato dato grande spazio a provvedimenti e misure tesi a garantire una risposta più efficace verso i reati contro la libertà e l’autodeterminazione sessuale, considerati di crescente allarme sociale, anche alla luce della maggiore sensibilità culturale e giuridica in materia di violenza contro le donne e i minori”, si legge nella sentenza.
Chi potrà accedere alla copertura legale saranno, appunto, tutte le vittime dei reati di violenza. Seppur – tristemente – spesso si associa il termine con la violenza contro le donne, i reati citati dalla sentenza comprendono:
Nonostante la sentenza miri a contrastare il silenzio e l’impunità legati fin troppo spesso agli episodi di violenza e rappresenti un passo avanti nella protezione delle vittime, gli sforzi non sono ancora sufficienti per contrastare – e quindi prevenire – il problema all’origine, che affonda le radici nella cultura della violenza.
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