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1,5 centesimi di euro al chilowattora è il nuovo record minimo per l’energia solare prodotta. I prezzi stanno diminuendo così in fretta da stracciare i prezzi dello scorso anno.
L’energia elettrica prodotta nei nuovi impianti a energia solare in giro per il mondo è così economica che i prezzi da record (minimi) a cui era stata venduto nel 2016 ora sono diventati i prezzi massimi a cui poterla vendere. Nell’ultimo mese, in Arabia Saudita, il prezzo più basso offerto per l’elettricità prodotta da un impianto solare è stato pari a 1,5 centesimi di euro per chilowattora (1,79 cent/$).
Ad aprile dell’anno scorso, Bloomberg New Energy Finance aveva evidenziato che il prezzo più basso dell’energia solare non sovvenzionata era stato toccato a marzo, in Messico. In questa occasione il prezzo d’asta battuto era stato di 3 centesimi di euro per chilowattora. Un prezzo non molto lontano da quello dell’energia elettrica generata dai combustibili fossili e comunque inferiore ai costi di generazione registrati negli impianti di nuova generazione a gas e a carbone. È passato poco più di un anno e il prezzo record messicano è stato battuto lo scorso ottobre dall’Arabia Saudita. Ogni offerta che il paese del Medio Oriente ha ricevuto per il suo progetto da 300 megawatt di energia solare a Sakaka, nel nord del regno, è stata più conveniente ed il prezzo più basso offerto è stato di 1,5 centesimi di euro per chilowattora.
Un prezzo stracciato se si considera che il prezzo medio dell’elettricità ad uso residenziale negli Stati Uniti è sei volte maggiore e raggiunge i 12 centesimi per chilowattora. L’1,5 centesimi/€ non è tuttavia un record destinato a dare avvio ad una nuova fase di rincorsa a offerte ancora più basse, almeno secondo alcuni analisti. Il mercato dell’energia solare in Arabia Saudita è unico e gli analisti sono scettici su come l’azienda offerente, la Masdar – un’azienda di energie rinnovabili fondata nel 2006 e di proprietà degli Emirati Arabi Uniti con cui si cerca di diversificare l’economia –insieme al suo partner francese EDF possano realmente creare dei profitti vendendo l’energia al prezzo proposto.
Nella stessa asta, ben sette delle otto offerte sono state inferiori ai tre centesimi e le due offerte più basse hanno raggiunto “i prezzi più bassi mai registrati a livello mondiale” ha riportato la rivista PV Magazine. “Crediamo che il valore di 0,03 dollari per chilowattora possa essere considerato il valore massimo per l’area del Medio Oriente dato il suo grande volume e il basso tasso di finanziamento” ha commentato Aymen Grira, un esperto internazionale in tema di energia. In altre parole, tre centesimi sono diventati il nuovo prezzo massimo per il solare nella regione.
#Solar power delivers cheapest unsubsidised electricity ever, anywhere, by any technology @BloombergNEF https://t.co/GSIeTAYjx7
— The B Team (@thebteamhq) 28 agosto 2016
I fatti confermano quanto l’energia solare sia riuscita ad abbassare il prezzo dell’elettricità prodotta e quanto velocemente sia avvenuto tutto questo. Nel giro di alcuni mesi, si è passati dai 3,6 centesimi di marzo 2016 ai 2,99 registrati a maggio in occasione di un’offerta per un progetto da 800 megawatt promosso dall’Autorità per l’energia elettrica di Dubai. Ma già ad agosto, questa volta in Cile, si era già arrivati ai 2,91 centesimi. Un prezzo che, una volta di più, dimostrava le potenzialità del solare e aveva sollevato la soddisfazione degli addetti ai lavori come Michael Liebreich, presidente e fondatore di Bloomberg New Energy Finance, che aveva riconosciuto al solare il ruolo incontrastato di spinta delle rinnovabili.
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