
Si terrà il 25 gennaio e l’approccio sarà One health: la salute degli animali per la salute dell’ambiente e dell’uomo.
Arriva il Dog film festival, la prima rassegna cinematografica dedicata ai cani e al loro mondo. Vi spieghiamo come partecipare.
Si chiama Dog film festival ed è la prima rassegna italiana cinematografica e letteraria dedicata al cane e al suo mondo. Una rassegna tutta centrata sul nostro amico più fedele e amato che invita tre categorie di partecipanti – professionisti, amatori e writer – a iscrivere le proprie opere, professionali o amatoriali, per concorrere nelle rispettive e diverse sezioni della rassegna.
Curato da Marco Panella, il Dog film festival vuole contribuire a rendere il cane protagonista dello spettacolo e della narrazione, e a posizionare definitivamente il suo rapporto con gli umani in un perimetro culturale e sociale da promuovere e valorizzare. Gli obiettivi principali? Far conoscere come l’empatia tra l’uomo e il cane migliora le persone, beneficia il nostro rapporto con il mondo che ci circonda e ci rende partecipi dell’importanza di natura e ambiente circostante. Insomma, una affermazione specifica dei diritti animali negli anni della pandemia e del loro essere in primo piano dal punto di vista animalista. E il tutto anche per quel che riguarda il tempo libero e la passione verso le arti visive e letterarie.
Al Dog film festival si può partecipare iscrivendosi alla manifestazione nell’apposito sito. I bandi del concorso verranno emanati verso la metà del mese di marzo e tutte le informazioni si potranno trovare online. L’iniziativa, ideata da Artix, gode del patrocinio della Croce rossa italiana e della Fnovi (Federazione nazionale ordini veterinari italiani). Partner è Trip for dog e media partner Dimensione suono soft.
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Si terrà il 25 gennaio e l’approccio sarà One health: la salute degli animali per la salute dell’ambiente e dell’uomo.
La struttura andrà ad ampliare il già esistente canile della Muratella, e darà precedenza a chi ha adottato un animale da canili o gattili.
Ce lo ha ricordato l’orca Tahlequah che, come già accaduto nel 2018, ha perso un cucciolo e ne culla tristemente il corpo, prima di lasciarlo andare.
Dopo 60 anni di ricerche, è stata scoperta la mutazione genetica che tinge di ginger la pelliccia dei gatti.
Prevista per ora l’uccisione di 30 esemplari, ma i lupi a rischio sono 170, con “l’aiuto” della Convenzione di Berna.
Un emendamento rende più difficile fare ricorso e a stabilire i calendari, oltre a Ispra, sarà un organo politico. Le associazioni scrivono al Quirinale.
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Il Comitato permanente della convenzione di Berna, ignorando i pareri del mondo scientifico, ha deciso di accogliere la richiesta da parte dell’Unione europea di declassare lo status di protezione del lupo.
Gli esemplari di lemuri e tartarughe erano stati prelevati in Madagascar e portati in Tailandia. Quindici persone arrestate nei due paesi.