
Elaheh Mohammadi e Niloofar Hamedi sono state accusate dal regime dell’Iran di propaganda anti-regime e minaccia alla sicurezza dello stato.
Un autobus che trasportava decine di cristiani copti al monastero di San Samuele, in Egitto, è stato attaccato da un commando di terroristi a volto coperto.
Almeno 35 persone sono state uccise in Egitto nella giornata di venerdì 26 maggio. Un commando di uomini armati, a volto coperto, ha assaltato un autobus che trasportata decine di cristiani copti al monastero di San Samuele, secondo quanto riportato dalla televisione di stato della nazione africana.
La strage è stata effettuata nella provincia di Minya, a sud del Cairo. Il ministero dell’Interno egiziano ha riferito che i terroristi hanno dapprima circondato il bus a bordo di tre pickup, quindi hanno aperto il fuoco con armi automatiche. La televisione Rt ha riferito di “bambini tra le vittime”.
L’attacco arriva ad un mese e mezzo da due altri attentati, rivendicati dal gruppo jihadista Stato Islamico, che aveva colpito due chiese, provocando 45 morti. Nello scorso mese di dicembre, inoltre, un’esplosione nell’edificio adiacente alla cattedrale di San Marco al Cairo, durante la celebrazione della messa domenicale, aveva provocato decine di vittime.
I copti rappresentano circa il dieci per cento della popolazione in Egitto, il che ne fa la comunità cristiana più importante del Medio Oriente, nonché una delle più antiche. Ahmed Al Tayyeb – imam di Al Azhar, celebre università musulmana del Cairo – ha condannato duramente l’attentato, “che mira a danneggiare la stabilità dell’Egitto”.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Elaheh Mohammadi e Niloofar Hamedi sono state accusate dal regime dell’Iran di propaganda anti-regime e minaccia alla sicurezza dello stato.
Più di 400mila persone hanno abbandonato le loro case in Somalia per colpa delle inondazioni. Più di 300mila per la siccità.
La legge contro l’omosessualità firmata dal presidente dell’Uganda, Yoweri Museveni, è una delle più restrittive e punitive del mondo.
La minoranza serba in Kosovo ha protestato contro l’elezione di alcuni sindaci di etnia albanese. I cortei sono sfociati in violenza contro i militari Nato.
Il premier della Spagna Pedro Sánchez si è dimesso e sciolto le camere dopo la sconfitta della sinistra alle amministrative: si torna a votare.
Nella vittoria di Erdoğan al ballottaggio, si specchia la sconfitta di Kılıçdaroğlu. Che ne sarà dell’opposizione in Turchia, fallito il tutto per tutto?
Una società di consulenza delle forze dell’ordine in Texas ha fatto recapitare ai bambini di quattro anni libri di Winnie the Pooh sulle sparatorie.
L’Ivory Act del 2018 ha vietato l’importazione nel Regno Unito di avorio degli elefanti. Ora il divieto è stato esteso ad altre specie.
Nuove location turistiche di lusso sulle coste della Cambogia mettono a rischio la sopravvivenza della popolazione che da decenni abita in quelle zone.