
Le fotografie del viaggio di Va’ Sentiero attraverso le montagne di tutta Italia sono in mostra alla Triennale di Milano fino al 7 aprile.
Atmosfere sognanti e rarefatte quelle di Elger Esser, l’artista tedesco che incanta con la sua quieta bellezza. Una mostra imperdibile per chi ama la fotografia pittorica che diviene sublime.
Preziosa questa mostra del fotografo Elger Esser perché capace di regalare qualcosa di sempre più raro, la quiete. Si intitola De sublime ed è la prima grande antologica in Italia dedicata a uno dei famosi artisti della scuola di Düsseldorf. Alla Fondazione Stelline a Milano fino al 25 giugno. Per chi ama la fotografia sognante.
Molti scatti sembrano dipinti, hanno la delicatezza di ciò che è riprodotto e non reale ma si tratta pur sempre di fotografia, di una particolare corrente di quest’arte chiamata fotografia pittorica di cui Elger Esser è un esponente di spicco. La sua è la scuola di Düsseldorf dove fu allievo di Bernd e Hilla Becher, due tra i più grandi che gli insegnarono molto.
La mostra in corso a Milano presenta 28 opere di Esser, i capitoli più importanti della sua intera produzione: tra questi i paesaggi e le vedute sono forse i più suggestivi e rappresentativi dell’artista, scatti in cui la luce e l’inquadratura allargano lo sguardo verso l’infinito conducendoci in un sogno. La fotografia Matera IV ne è un esempio e colpisce per l’assenza di confini, di limiti e per l’impalpabilità.
Un’altra sezione, forse quella meno distintiva, è formata dalle cartoline e dalle eliografie dove compare l’utilizzo delle cartoline d’inizio Novecento rielaborate grazie alla tecnica dell’eliografia.
L’artista tedesco, nato a Stoccarda, trascorse la sua giovinezza a Roma e a questo periodo è dedicata la serie realizzata sui Giardini di Ninfa: scatti pittorici che alternando micro e macro visioni, tra sfocatura e nitidezza, sono capaci di rendere ancor più suggestivo un luogo che è già di per sé sublime. D’effetto anche l’allestimento che a queste immagini dei giardini affianca dei video di Ninfa: la natura in movimento, in contrapposizione con ciò che ha colto il fotografo.
L’ultimo processo creativo dell’artista è rappresentato nella mostra alla Fondazione Stelline da quattro scatti che in fase di postproduzione manuale sono stati stampati su rame e argento, creando effetti particolari dati dall’ossidazione.
La mostra è aperta da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 20.00, il biglietto costa 8 euro.
Alla Fondazione Stelline è possibile visitare con lo stesso biglietto l’interessante mostra di Gian Butturini, un fotografo italiano che ha a lungo raccontato con i suoi scatti l’uomo e soprattutto la condizione degli ultimi in diverse parti del mondo. Un viaggio che è anche un percorso a ritroso tra alcuni dei fatti più duri e cruenti della seconda metà del Novecento.
Oltre sessanta le opere in mostra, tra cui diciotto rarissime vintage print firmate dall’autore e mai esposte prima: dalle immagini del progetto London (1969), al conflitto nell’Ulster (1971), fino al viaggio a Cuba con Fidel Castro (1971), al Cile di Allende (1973) e Pinochet (1987), al Portogallo dopo la rivoluzione dei Garofani (1975), al Fronte Polisario nel Sahara occidentale (1982), insieme all’importante capitolo dedicato all’antipsichiatria di Basaglia (1975) e ai movimenti operai con gli scioperi dei metalmeccanici (1973).
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le fotografie del viaggio di Va’ Sentiero attraverso le montagne di tutta Italia sono in mostra alla Triennale di Milano fino al 7 aprile.
JR a Milano con i volti degli anziani nelle Rsa, a Torino con una mostra su un nuovo progetto. 2 buone occasioni per conoscere l’arte pubblica sociale.
Gallerie e musei italiani si preparano a un nuovo anno di artisti e opere da offrire agli appassionati. Le nostre scelte per le mostre 2023 imperdibili.
Al Premio Cairo 2022, quest’anno a Impatto Zero grazie alla partnership con LifeGate, ha trionfato l’istallazione ibrida di Giulia Cenci: “Untitled”.
Da 13 anni Lodi ospita gli scatti di fotografi da tutto il mondo per raccontare realtà e storie altre. Fino al 23 ottobre per ampliare il proprio sguardo.
È forse la forma d’arte più immediata, quella con la forza comunicativa più potente: la fotografia arriva veloce e diretta. I consigli su dove apprezzarla.
Quest’estate, tra le più belle montagne italiane, 3 mostre trattano temi ambientali di stretta attualità attraverso il linguaggio artistico.
4 fotografi per un’unica mostra a ingresso libero: Ami Vitale, Nikita Teryoshin, Pablo Ernesto Piovano e Vincent Tremeau. A San Donato la fotografia è sociale.
Se amate l’opera di Dorothea Lange, Margaret Bourke-White, Berenice Abbott e Vivian Maier, anche Ruth Orkin vi stupirà. È in mostra a Bassano del Grappa.