I paesi del G7 sovvenzionano ancora, nel 2018, pesantemente petrolio e carbone
Le economie cosiddette avanzate spendono ancora enormi risorse per finanziare l’industria dei combustibili fossili, secondo uno studio pubblicato in concomitanza col G7.
Le economie cosiddette avanzate spendono ancora enormi risorse per finanziare l’industria dei combustibili fossili, secondo uno studio pubblicato in concomitanza col G7.
Il 2017 è stato l’anno della svolta nel settore dell’efficienza energetica, con una crescita del 10% degli investimenti. Cresce, e tanto, anche il numero di addetti ai lavori.
Il Canada sembrava essere il Paese destinato a guidare la transizione energetica verso le rinnovabili e invece, a sorpresa, il governo di Trudeau acquista il Trans Mountain spendendo 2,9 miliardi di euro.
Donald Trump intende sacrificare al petrolio anche i simboli dell’identità americana: i parchi nazionali, preziosi per la biodiversità e per il turismo.
Il nuovo Presidente della Costa Rica lancia una sfida difficilissima: mettere al bando i combustibili fossili partendo dal settore dei trasporti per accelerare la transizione energetica alle rinnovabili e diventare carbon free.
Metà dei 198 milioni di abitanti in Nigeria non ha accesso all’energia elettrica, nonostante le riserve petrolifere. Ma entro 10 anni la nazione più popolosa d’Africa vuole raggiungere la quasi totalità della popolazione. Ecco come.
Un nuovo record per l’energia rinnovabile in Germania. Il primo maggio scorso, l’elettricità consumata proveniva esclusivamente da fonti rinnovabili.
Dal 2020 tutte le nuove abitazioni dovranno essere dotate di pannelli solari e fotovoltaici sul tetto. Così la California guida la corsa alle rinnovabili nonostante Trump.
Il numero di persone impiegate nel settore delle energie rinnovabili ha raggiunto quota 10,3 milioni in tutto il mondo, secondo i dati dell’Irena.
Il nuovo rapporto dell’Irena spiega come sia necessario accelerare subito il processo di transizione energetica e puntare su rinnovabili ed efficienza energetica prima che sia troppo tardi.