La Danimarca punta all’indipendenza energetica entro 30 anni
Il Parlamento ha varato un piano per portare la Danimarca a produrre elettricità 100% rinnovabile entro il 2030 e raggiungere nel 2050 l’indipendenza energetica.
Il Parlamento ha varato un piano per portare la Danimarca a produrre elettricità 100% rinnovabile entro il 2030 e raggiungere nel 2050 l’indipendenza energetica.
L’ondata di caldo straordinario di questa estate mette in crisi le centrali nucleari che devono essere spente perché non si riescono a raffreddare i reattori.
Grazie all’eolico la Svezia centrerà i suoi obiettivi sulle rinnovabili con 12 anni di anticipo.
Il mancato accesso all’energia elettrica implica anche l’impossibilità di poter utilizzare le tecnologie del freddo essenziali per lo sviluppo e garantire acqua cibo e salute a tutti, nessuno escluso.
Nella prima metà del 2018 gli investimenti nelle energie pulite hanno superato i 138 miliardi di dollari. Dietro questa cifra si celano diversi cambiamenti.
Islanda, Costa Rica, Norvegia e Paraguay sono pressoché prossimi a centrare l’obiettivo 100% rinnovabili e ad azzerare le proprie emissioni di CO2.
Il Johan Cruijff Arena, lo stadio di Amstedam, ha lanciato un sistema di accumulo di energia con batterie di Nissan Leaf e inverter Eaton che stoccano quella prodotta dal suo impianto fotovoltaico.
È entrato nella fase due il progetto Natick di Microsoft: un data center sottomarino alimentato al 100 per cento da energia rinnovabile. È questo il nuovo progetto di ricerca della società di Redmond, che così vuole sperimentare nuove soluzioni per fornire servizi cloud ai propri utenti. I data center non sono altro che dei contenitori
I dazi e le riforme fiscali per limitare i finanziamenti al solare non hanno indebolito il settore che nel primo trimestre 2018 cresce e fa meglio anche di eolico e gas naturale.
Entro il 2018 la zona finanziaria di Londra sarà alimentata solo con fonti rinnovabili, grazie a un piano di investimenti che prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici.