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Le esplosioni di gas sono frequenti in Nigeria, dove le misure di sicurezza sono scarse. Nell’ultimo incidente, un’autocisterna è esplosa nello stato di Nassarawa uccidendo 35 persone.
Un’autocisterna è esplosa presso un distributore di benzina nello stato nigeriano di Nassarawa il 10 settembre, uccidendo 35 persone e lasciandone altre talmente ustionate da essere irriconoscibili. La detonazione è avvenuta mentre il mezzo stava scaricando gas alla stazione di servizio della città di Lafia, lungo la strada che la collega a sud con Makurdi e a nord con la capitale Abuja – a confermarlo è stato Usman Ahmed, direttore ad interim dell’Agenzia statale per la gestione delle emergenze (Sema).
La maggior parte delle vittime si era recata sul luogo dell’incidente dopo aver sentito l’esplosione, per vedere cosa stava succedendo. Lo ha spiegato il direttore della Sema – ricostruzione confermata dai testimoni – il quale ha aggiunto che l’agenzia ha cominciato a indagare per scoprire la causa dell’esplosione.
Nel frattempo il presidente Muhammadu Buhari ha fatto le condoglianze ai familiari delle vittime. Lo ha fatto sapere il suo portavoce, Garba Shehu aggiungendo che “le nostre preghiere vanno a chi ha perso i propri cari” ed esprimendo preoccupazione per l’elevato numero di morti, senza specificare una cifra. Il presidente del senato nigeriano e candidato alle presidenziali del 2019, Bukola Saraki ha descritto l’esplosione come “orribile” in un post su Twitter che mostra il suo incontro con i sopravvissuti.
I just visited the survivors of today’s horrific gas explosion in Nasarawa State. My thoughts and prayers remain with the families that lost loved ones today. We will continue to support the State Government to ensure the speedy and full recovery of the all the victims. pic.twitter.com/XuwS9xH2Uc
— Bukola Saraki (@bukolasaraki) 10 settembre 2018
Il segretario esecutivo della Nigerian association of liquefied petroleum marketers, Bassey Essien, ha sottolineato la necessità di misure di sicurezza più elevate nel settore del Gpl. “Dobbiamo essere attenti alla sicurezza e mettere in atto tutte le misure necessarie, specialmente data la natura del prodotto; bisogna sensibilizzare i consumatori. Non possiamo sottovalutare la questione, alla luce di tutte le esplosioni a cui abbiamo assistito nel paese; sicuramente non si può andare avanti così”, ha dichiarato.
Molti rivenditori di gas gestiscono piccoli distributori nelle città nigeriane senza efficaci misure di sicurezza che regolino le loro attività, il che porta a frequenti esplosioni. È un trend che minaccia le famiglie di tutto lo stato e una pratica diffusa anche nell’Africa occidentale, dove le persone utilizzano principalmente le bombole di gas per cucinare. Gli incidenti causati da stoccaggio e rifornimento impropri o da scarse misure di sicurezza sono all’ordine del giorno.
Sfortunatamente, esplosioni come quella nello stato di Nassarawa sono frequenti in Nigeria, che è il principale paese esportatore di petrolio in Africa. Nel mese di giugno almeno nove persone sono rimaste uccise nella capitale commerciale della nazione, Lagos, quando un’autocisterna contenente petrolio è esplosa bruciando 53 veicoli.
A gennaio, un camion cisterna si è schiantato su un ponte e ha preso fuoco provocando nove vittime. Nel 2015 decine di persone hanno perso la vita mentre riempivano bombole di gas per cucinare che sono esplose nella città di Nnewi, nel sudest della nazione, la vigilia di Natale.
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