
Nextones 2025: musica elettronica, performance audiovisive e natura al Tones teatro natura nella Val d’Ossola, per un festival immersivo e sostenibile.
Nextones 2025: musica elettronica, performance audiovisive e natura al Tones teatro natura nella Val d’Ossola, per un festival immersivo e sostenibile.
Cosa succede quando un’ex cava di granito diventa teatro sotto le stelle e gli artisti più visionari della musica elettronica mondiale si danno appuntamento tra le montagne della Val d’Ossola? Succede Nextones, festival internazionale che dal 17 al 20 luglio 2025 ritorna al Tones teatro natura con un’edizione ancora più immersiva e multisensoriale.
Un esperimento di simbiosi tra natura, arti audiovisive e ricerca sonora, sospeso tra sperimentazione artistica e sostenibilità: un invito a rallentare, ascoltare e ritrovarsi in connessione con la natura.
Promosso dalla fondazione Tones on the stones in collaborazione con Threes productions, Nextones è un evento unico nel panorama europeo. Unisce performance live, installazioni multimediali, talk, escursioni e opere site-specific, tutte in dialogo con il paesaggio naturale in cui si svolgono, favorendo una connessione profonda tra pubblico, artisti e territorio.
Non è un caso che il festival abbia casa proprio al Tones teatro natura, spazio nato dalla rigenerazione di una cava dismessa, seguendo i principi dell’Agenda 2030 e del Green deal europeo. Qui, tra pareti rocciose illuminate e il verde della Val d’Ossola, la musica diventa un potente mezzo per immaginare nuovi futuri possibili.
Ma oltre al Tones teatro natura, Nextones quest’anno si sviluppa in diverse location del territorio, tra cui gli Orridi di Uriezzo, le Terme di Premia, il villaggio medievale di Ghesc e l’area di Montecrestese, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza itinerante e immersiva.
La nuova edizione di Nextones è ricca di artisti internazionali tra i più interessanti del panorama contemporaneo.
Si comincia giovedì 17 luglio alle Terme di Premia con due appuntamenti: Hydromantique, una sessione di ascolto subacqueo di Michela de Mattei con Palm Wine, e la performance di danza e suono di Brìghde Chaimbeul e Lara Damaso, che intreccia smallpipes scozzesi e movimento.
Venerdì 18 luglio apre il programma artistico hexed!, opera audiovisiva immersiva, nata dall’incontro tra la musica elettronica trasformativa della dj e producer inglese Aya e l’universo visivo ipnotico di Marcel Weber (Mfo), maestro nel creare ambienti surreali che esplorano percezione e memoria. A seguire, Demdike Stare, duo britannico famoso per l’uso magistrale del collage sonoro e le atmosfere dense e misteriose, presenta Baselines A/V live, esperienza audiovisiva che spazia tra dub, techno e ambient.
La serata prosegue con GiGi fm, artista poliedrica che unisce danza, musica e ricerca spirituale, che porta a Nextones il live Cycles, e con Heith, la cui musica attraversa molteplici paesaggi sonori, che presenta il suo nuovo attesissimo album Escape lounge. Chiudono il venerdì il trio londinese Moin, che riscrive la grammatica del rock alternativo unendo post-rock, shoegaze e percussioni dal vivo, in un’esperienza sonora viscerale.
Nella stessa giornata, tra gli appuntamenti diurni, la Community trail walk, escursione diretta al borgo abbandonato di Ghesc a cura del collettivo Souplesse, e l’installazione sonora site-specific di Sara Berts, Codex viridis, immersa nelle atmosfere uniche di questo villaggio.
Visualizza questo post su Instagram
Sabato 19 luglio, spazio alla techno cruda e sperimentale con il ritorno dei British murder boys, progetto leggendario di Surgeon e Regis, che con Active agents and house boys attraversano industrial, ambient e house, seguiti da Pavel Milyakov, alias Buttechno, innovativo produttore russo che propone Endless xpire, viaggio radicale e astratto nel suono.
Grande attesa anche per l’incontro tra Caterina Barbieri e Space Afrika con il progetto immersivo Last track, arricchito dalla scenografia di Mfo e Ruben Spini. L’esperienza multisensoriale continua con la dj e producer italo-ivoriana Ehua e il suo nuovo disco, e con l’inedito set congiunto di Objekt e Ccl, due figure eclettiche e iper-contemporanee che reinventano il clubbing mescolando idm, techno psichedelica e footwork.
Completa la line-up Sphaîra, installazione sonora e visiva firmata da Sara Persico e Mika Oki, ispirata alla cupola del teatro di Niemeyer a Tripoli, in Libano.
Sabato si arricchisce anche con Eartheart – Il cuore della terra, installazione performativa firmata da Raphael Bianco e EgriBiancoDanza, che coinvolge il pubblico in un’esperienza sensoriale tra danza e paesaggio, a Montecrestese. Nel pomeriggio, presso il campeggio di Nextones, il workshop Herbcraft propone infusi e tisane a base di erbe locali, accompagnato da un djset di Prest b2b BMBX.
Da non perdere, infine, il finale di domenica 20 luglio con il djset di Ramzilla (versione club del progetto RAMZi di Phoebé Guillemot) nell’area camping, tra breakbeat, atmosfere immersive e ritmi downtempo.
Nextones 2025 è più di un festival: è una piattaforma culturale completa, dove arte e natura dialogano per stimolare nuove visioni del rapporto tra uomo e ambiente. Oltre alla musica, Nextones propone una serie di attività diurne come escursioni, workshop, sessioni di meditazione e talk che arricchiscono ulteriormente l’esperienza, invitando il pubblico a vivere il territorio della Val d’Ossola attraverso tutti i sensi.
Il tema della natura come teatro e interlocutore attraversa ogni scelta curatoriale, fino all’identità visiva del festival, affidata per il 2025 al fotografo tedesco Neven Allgeier, le cui immagini riflettono la fragilità e resilienza delle culture giovanili contemporanee, raccontando la magia eterea della natura circostante.
Appuntamento dunque al Tones teatro natura per scoprire l’avanguardia artistica in piena sintonia con la natura. Per informazioni e biglietti: www.tonesteatronatura.com/nextones
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Il caldo non è uguale per tutti: servono soluzioni accessibili come i rifugi climatici. A Bologna ne sono stati attivati quindici in biblioteche, musei e spazi pubblici.
Riduzione delle emissioni in agricoltura, mobilità sostenibile, efficientamento degli edifici e sensibilizzazione i i pilastri. Ma ora servono i fatti.
Un nuovo murales al Gazometro sarà l’ulteriore tassello di un processo di rigenerazione che sta interessando uno dei quadranti più dinamici della Capitale.