Dalle Farc alla birra artigianale: in Colombia il messaggio di speranza di La Trocha

La Trocha è un birrificio artigianale fondato nel 2019 a Bogotà da un gruppo di ex guerriglieri della Farc redenti. E insieme c’è anche la Casa de la paz.

  • La Trocha è un birrificio artigianale fondato nel 2019 da un gruppo di ex guerriglieri della Forze armate rivoluzionarie della Colombia, protagoniste di 50 anni di guerra civile.
  • Nel 2016, dopo gli accordi di pace, il punto più difficile è stato proprio il reinserimento sociale degli ex combattenti redenti.
  • Oltre al birrificio, gli ex Farc hanno aperto la Casa de la paz (della pace), che ospita eventi di intrattenimento ma anche seminari e laboratori per raccontare la storia della Colombia.

Nel cuore di Bogotá, tra le montagne che hanno fatto da teatro al passato tumultuoso e drammatico della Colombia, anche un birrificio può essere un segno tangibile di speranza e di redenzione. La Trocha, fondata nel 2019 da 11 ex guerriglieri delle Farc, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia, per esempio è molto più di un birrificio: è un faro di riconciliazione e speranza. Anche se non è da tralasciare la qualità delle sue birre artigianali.

La Trocha, storia di business, passione e redenzione

A raccontare la storia della Trocha, al quotidiano britannico The Guardian, è Doris Suarez, 61 anni, ex combattente delle Farc che si è poi trasformata, dopo gli accordi di pace del 2016, in una delle fondatrici della Trocha. “Essendo già una donna anziana, una guerrigliera e un’ex prigioniera, con questo curriculum, nessuno mi avrebbe facilmente dato lavoro”, riflette Suárez. Tuttavia, con il sostegno del governo colombiano, che ha investito in programmi di riabilitazione per gli ex membri delle Farc, La Trocha è diventato un progetto che va oltre la produzione di birra, iniziata con l’ormai famosa (a Bogotà) Coromoro, una birra dalle note ricche di malto tostato, retrogusto di caffè e accenni di agrumi: grazie a finanziamenti e borse di studio, Suárez e i suoi ex colleghi hanno imparato l’arte della produzione della birra, un passo concreto verso una nuova vita.

Gli accordi di pace tra il governo colombiano e le Farc, firmati il 26 settembre 2016, in effetti hanno posto fine a un conflitto armato che è durato oltre 50 anni e ha causato la morte di 260mila persone e la scomparsa di altre 80mila persone, i cui corpi non sono mai stati ritrovati. Secondo gli accordi, le Farc si sono impegnate a consegnare le loro armi e a trasformarsi in un partito politico integrato nell’arco costituzionale della Colombia. Tuttavia, l’implementazione degli accordi ha incontrato diverse difficoltà, prima delle quali (oltra alla resistanze di alcune frange di minoranza al deporre le armi) proprio quella della complicatissima reintegrazione nella società da parte dei guerriglieri.

La Casa de la Paz, per insegnare e non dimenticare

Nel caso degli 11 paramilitari che hanno fondato La Trocha, la redenzione si è manifestata non solo nella produzione di birra, ma anche nell’apertura della collegata Casa de la Paz nel 2020, l’anno successivo. Questo spazio culturale a tre piani, situato a Bogotá nel quartiere di Chapinero, rinomato per le sue casette basse e gli accoglienti ristorantini alla moda, è letteralmente un luogo dedicato alla riconciliazione: decorato con graffiti e manifesti che promuovono la pace e la giustizia, La Casa de la Paz ospita eventi, proiezioni di film e visite guidate che educano i visitatori sulla storia violenta della Colombia e sulla strada verso la pace. “Molte persone pensano che la pace significhi semplicemente deporre le armi”, ha spiegato Suárez al Guardian.

“Ma la vera pace richiede la comprensione, la riconciliazione e l’educazione. Dobbiamo parlare della nostra storia per evitare che si ripeta”. La Casa de la Paz impiega sette persone e attira circa 300 visitatori al giorno, provenienti da ogni parte del mondo: stranieri, turisti, studenti e il pubblico locale sono tutti benvenuti a esplorare lo spazio e partecipare alle iniziative per la pace. Il centro organizza anche laboratori per bambini, fondamentali per l’insegnamento della storia drammatica affrontata dalla Colombia negli scorsi decenni e da cui il paese “dell’Eldorado” sta faticosamente rialzandosi.

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