La ricerca di antibiotici naturali è un campo proficuo per la cura e la prevenzione delle malattie infettive. Le evidenze attuali suggeriscono possibilità interessanti.
Fieno greco
Il fieno greco è una pianta di origine orientale, è usata come foraggio ma ha numerose virtù medicinali, è un ricostituente ed è particolarmente adatto a soggetti debilitati e convalescenti.
Parti usate: i semi
Principi attivi: trigonellina, lecitine, grassi, galattomannani,
olio essenziale, sali minerali,saponine.
Proprietà:
- dietetica
- nutritiva
- ricostituente
- stimolante l’appetito
- stimolante la secrezione lattea
- vermifugo
E’ una pianta erbacea annuale con fusto eretto alto fino 70-80
cm.
La sua origine è orientale ma è diffusa in Europa in
forma spontanea, in luoghi erbosi dal mare alla regione submontana
dove è spesso coltivata come foraggio.
I semi si raccolgono ben maturi in luglio-agosto.
E’ usata da tempo immemorabile dai medici arabi, che la chiamavano
Holba, come ingrassante per dare rotondità alle donne
prossime al matrimonio.
La proprietà nutritiva e ricostituente del fieno greco giova
a soggetti debilitati e convalescenti di lunghe malattie infettive
affetti da disturbi nervosi e aventi come caratteristica magrezza
eccessiva, perdita dell’appetito, debolezza generale.
Ha virtù medicinali anche contro l’anemia ed è utile
per aumentare la secrezione lattea delle nutrici.
Per uso esterno è impiegato per foruncoli e paterecci che fa
maturare, spurgare e risolvere rapidamente.
Nel settore cosmetico è utilizzato in preparati nutrienti
per l’epidermide e come rassodante del seno. I preparati
giustamente dosati sono innocui: unica limitazione è l’odore
acre e persistente, poco gradito ma utile a scacciare insetti
molesti.
USO INTERNO: (semi)
Come ricostituente, nei casi di dimagramento.
Polvere: (farina) 0,5 g in un’ostia, o mescolati a miele, due-tre
volte al giorno.
Decotto: 2 g in 100 ml d’acqua, tre-quattro tazzine al giorno.
Tintura vinosa: 5 g in 100 ml di vino bianco (a macero per 10
giorni): aggiungere qualche pezzetto di scorza d’arancio amaro. Un
bicchierino prima dei pasti.
USO ESTERNO: (semi)
Per far maturare foruncoli e paterecci.
Cataplasma: far cuocere qualche cucchiaio di farina dei semi
nell’acqua bastante ad ottenere una polentina. Applicare ben caldo,
interponendo una garza, più volte al giorno sulle parti
interessate.
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