A piedi del Monte Bianco, nella valle dell’Arve, in Francia, nella giornata di venerdì 18 settembre è stata posta una prima pietra. Per la prima volta a livello mondiale l’impresa Eiffage Route e la società che gestisce le autostrade e il tunnel del Monte Bianco (la Atmb) hanno steso un asfalto innovativo e che è stato presentato come “carbon neutral” ovvero neutro in termini di emissioni di gas ad effetto serra.
L’asfalto “verde” steso su un tratto sperimentale lungo 260 metri
Si tratta ovviamente di una sperimentazione, che prima di poter essere considerata ancora un’alternativa utilizzabile ovunque dovrà essere analizzata. Il nuovo asfalto “verde” è stato infatti steso su una piccola porzione – 260 metri di lunghezza e 10 metri di larghezza – della route nazionale (strada statale) 205, in direzione della nota località turistica Chamonix, in Alta Savoia.
L’operazione è stata effettuata nell’ambito di una ristrutturazione stradale che prevede un intervento su complessivi 1,4 chilometri. Il nuovo asfalto presenta dei componenti che contengono per il 40 per cento materiali riciclati. Mentre il collante è di origine vegetale, a base di resina, e sostituisce il bitume tradizionale, derivato dal petrolio.
Inoltre, il materiale non deve essere steso a temperature particolarmente alte, come si fa con l’asfalto tradizionale (a più di 100 gradi centigradi). In questo caso è sufficiente scaldare il composto a 40 gradi, il che consente di limitare fortemente il dispendio energetico.
Il materiale utilizza resina come collante e non necessita di temperature elevate per essere steso
L’asfalto “verde” era stato già testato per piccoli “rattoppi” su strade provinciali, ma come precisato da Eiffel Route in un comunicato, “è la prima volta che viene fatto su una strada con due vie di circolazione, sulla quale la limitazione di velocità è di 90 chilometri all’ora e sulla quale passano 10mila veicoli al giorno, di cui l’11 per cento è rappresentato da mezzi pesanti. Il tutto, inoltre, ad un’altitudine di 930 metri sul livello del mare, il che espone il tratto ad importanti variazioni termiche, con quasi 100 giorni all’anno al di sotto degli zero gradi centigradi”.
Ora si prevede un monitoraggio della tenuta del nuovo asfalto che verrà effettuato per un periodo di cinque anni. Se esso resisterà sufficientemente alle condizioni meteorologiche e al traffico, si prevede di utilizzarlo anche sulle altre strade gestite dalla Atmb.
Il brand del gruppo cinese Chery annuncia il debutto di modelli ibridi ed elettrici più compatti e accessibili. Mentre procede l’impegno sui progetti ambientali.
A 5 anni dal debutto torna l’Alfa Romeo Tonale e promette di mettere la sportività davanti a tutto (anche all’efficienza…). Fra le novità anche l’edizione Milano-Cortina 2026.
E’ possibile coniugare sportività e sostenibilità in un’auto elettrica? Si può viaggiare da casa all’ufficio senza annoiarsi (traffico permettendo)? Ne parliamo al volante della Alpine A290.
Il 15 novembre scatta l’obbligo dei pneumatici invernali. L’Ue punta a ridurre le emissioni di usura e Michelin è leader tra i produttori in questo campo.
Per supportare la transizione energetica dell’auto servono efficienza, accessibilità e fiducia. Oltre a un profondo senso di responsabilità ambientale e sociale: la ricetta di Geely Italia.
Le contraddizioni sono inevitabili, ma la transizione sostenibile della mobilità non si ferma. Si chiude la terza edizione dell’IAA Mobility di Monaco: circa 350 le anteprime e 37 i paesi presenti.
Qual è l’autonomia di un veicolo elettrico? Si può viaggiare da Bolzano a Reggio Calabria in tutta sicurezza? Ne parliamo nel secondo capitolo di Bugie!
L’auto dei panettieri (ma anche di agricoltori e viaggiatori) rinasce elettrica. Renault 4 E-Tech Electric, come è cambiata l’anti-Citroen 2 CV nata nel 1961, oggi nuovo simbolo della transizione elettrica del marchio.